Fenice: allargare l’area del monitoraggio per la bonifica

Più informazioni su

    Fenice di Melfi. La Ola (organizzazione lucana ambientalista) interviene per chiedere di allargare il monitoraggio rispetto all’area su cui la società  proprietaria del termodistruttore di rifiuti effettuerà nei prossimi 30 mesi il piano di bonifica. «È d’obbligo – sostiene – che la Regione Basilicata, prima di rilasciare l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale), non si limiti solo ad accertare l’inquinamento prodotto nell’area dell’impianto e la bonifica di un’area circoscritta». Secondo gli
    ambientalisti «è invece necessario estendere i rilievi ed i monitoraggi alle falde idriche, ai pozzi, ai corpi idrici superficiali e sotterranei in un raggio non inferiore ai 10 chilometri». Propongono inoltre di «procedere a dare mandato ad un organismo super partes di uno studio epidemiologico condotto in tutti Comuni vicini, con particolare riferimento alle categorie esposte (lavoratori, agricoltori, allevatori) all’uso delle acque ma anche all’esame delle diossine e di tutte le sostanze rinvenibili nel sangue dei residenti nel raggio di 10 chilometri»

    Più informazioni su