Incazzati i parlamentari lucani del Pdl

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    Il comitato Terre Joniche: solidarietà alle popolazioni della Liguria e della Toscana. Ma protesteremo contro il Governo“Esprimiamo, prima di tutto, vera e sincera solidarietà alle popolazioni colpite dalle alluvioni di questi giorni”. Esordisce così il coordinatore del comitato Terre Joniche, Gianni Fabris, interpellato in merito allo stanziamento di fondi, 65 milioni di euro, che il Governo ha predisposto in favore di Liguria e Toscana devastate dalle piogge dei giorni scorsi. “Vicinanza vera e sincera- aggiunge Fabbris- alle famiglie delle vittime”. Tant’è che la prossima settimana una delegazione del comitato Terre Joniche si recherà nelle località colpite dal maltempo. “Per manifestare- sottolinea il coordinatore di Terre Joniche- la propria vicinanza ma anche per manifestare un interesse comune ed evitare che si verifichi quel che è successo in Puglia e Basilicata”.

    “Prendiamo atto- aggiunge Fabris- che il Governo si è riunito e in poche ore ha messo a disposizione 65 milioni di euro per il soccorso alle popolazioni colpite dall’alluvione. Ma ci chiediamo, e non possiamo non farlo, perchè non è successa la stessa cosa per la Puglia, la Basilicata e finanche per le Marche che pure hanno avuto i morti. Forse sono state fatte valutazioni di opportunità politica. Evidentemente il governo- incalza Fabbris-all’epoca delle alluvioni in Basilicata e Puglia- non stava attraversando una fase così critica. Ci viene da pensare che c’è alla base una strumentalizzazione della tragedia che ha colpito la Liguria e la Toscana”.

    “C’è poi da evidenziare una inesattezza tecnica che il Governo non può tralasciare-precisa ancora Fabris- ossia sottolineare che le Regioni applichino il Decreto Milleproroghe alzando le tasse ai cittadini è una falsità. Ci si spieghi perchè, in Basilicata ci sono, dall’8 ottobre, 14 milioni fermi”.

    Domani sabato 29 ottobre alle 18 il comitato Terre Joniche si riunirà a Marina di Ginosa, al Bar 77, per riprendere le iniziative di lotta. “Non escludiamo-conclude Fabris- di tornare ad occupare le strade o ad intraprendere forme di protesta più dure”.

    Intanto fonti accreditate riferiscono che i parlamentari lucani del Pdl non hanno affatto digerito l’atteggiamento di due pesi e due misure del Governo Berlusconi. Non si esclude che gli stessi parlamentari partecipino alle forme di protesta annunciate dal Comitato Terre Joniche.

     

     

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