La Crisi dell’industria ferroviaria in Basilicata

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    La situazione dell’industria delle attività ferroviarie sta subendo un’ulteriore profonda crisi che, se non governata con politiche nazionali adeguate, rischia di avere effetti di ulteriore drammatico depauperamento nel territorio lucano.
    Ad oggi, infatti, tutti gli stabilimenti della filiera del materiale rotabile ferroviario sono interessati da crisi: Ferrosud, Officine Grandi Riparazioni, Firema e in questi ultimi giorni Ansaldo Segnalamento con complessivi 500 lavoratori coinvolti.
    Il settore è vittima di un progressivo smantellamento e con le vicissitudini interne a Finmeccanica e la ventilata ipotesi di vendita di Ansaldo Breda e STS rischiamo di portare fuori dal Paese tutto il nostro patrimonio di conoscenze nel settore, senza contare che le stesse produzioni, poche per la verità, possono essere spostate e i lavoratori licenziati: una storia troppo ricorrente in questi anni nella nostra regione.
    Emblematica in questo senso la vicenda Ferrosud di Matera, già gruppo ANSALDO Breda, e della stessa FIREMA di Tito.
    La stessa sorte sta toccando al settore della manutenzione rotabili dell’officina grandi riparazione di Melfi, di proprietà Trenitalia del gruppo FS.
    Nel settore, comunque, si stanno aprendo nuove possibilità grazie alla commessa presa proprio da Ansaldo per la costruzione di 15 treni veloci. La prospettiva, per noi, deve essere quella della costruzione del materiale rotabile, ma per fare questo dobbiamo far si che non si disperdano kow-how e professionalità. In primo luogo, quindi, riteniamo indispensabile evitare la completa chiusura della tratta Gioia del Colle – Rocchetta, che taglierebbe fuori lo stabilimento Ferrosud.
    La Regione Basilicata, a partire dal Presidente De Filippo, deve assumere una forte e stringente iniziativa istituzionale, coinvolgendo tutti i parlamentari lucani, al fine di tutelare questa parte del patrimonio industriale lucano e ponendo le basi per l’apertura di una vertenza regionale sul tema, cercando di fare pressioni sul Governo nazionale, su Trenitalia e su Finmeccanica.
    Non sono consentite distrazioni in un periodo in cui la crisi morde in maniera straordinaria, non lasciando scampo a nessun settore produttivo. 


    Antonio Pepe (Segretario Cgil Basilicata)

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