Dentro la “Gravina” malata

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    I fiumi Jesce e Gravina sono degli scaricatoi per ogni tipo di liquame. Dagi scarichi fognari umani a quelli delle aziende di allevamento. E tutto avviene proprio al di sotto delle Chiese rupestri, area protetta e Patrimonio Unesco. Un male antico, questo, per Matera. Datato almeno 30 anni. Negli anni ’90 un’apparente svolta. Un appalto concorso prometteva di risanare la ‘Gravina’. Ma in realtà sono stati spesi 20 miliardi ed alcuni impianti non sono mai entrati in funzione. Il progettista di quei lavori, oggi, è presidente del Parco delle Chiese rupestri. Vi proponiamo un estratto video dell’inchiesta pubblicata nel 13esimo numero di Basilicata24, in edicola da sabato 19 novembre.

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