Don Vignola: su di me solo falsità

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    “Non è vero che don Pierluigi Vignola è scomparso, così come non è vero che sapeva di Elisa. Quanto detto nella Trasmissione di rai Tre Chi l’ha Visto, mercoledì sera, è solo falsità”.


    Non s’è fatta attendere la smentita del sacerdote potentino tirato in ballo tra coloro che avrebbero coperto e depistato nella vicenda Calps. Tramite il suo legale, l’avvocato Carmen Agoglia, don Vignola ha fatto sapere che non è vero che è scomparso da Potenza, come invece è stato detto a Chi l’Ha Visto, dal giornalista Gianloreto Carbone, autore del servizio andato in onda su rai tre. Don Vignola- sottolinea l’avvocato Agoglia- ha celebrato messa, come sempre, mercoledì sera alle 18 nella chiesa di Santa Lucia a Potenza. Dunque non è mai sparito dalla circolazione. L’avvocato smentisce poi categoricamente la circostanza secondo cui don Vignola il pomeriggio del 12 settembre 1993, giorno della scomparsa di Elisa, celebrò messa alla Trinità in sostituzione di don Mimì Sabia che quel giorno stesso, dopo la messa di mezzogiorno partì per Fiuggi. Nella nota il legale smentisce anche che il sacerdote ruotasse attorno alla Trinità di Potenza, così come si rimanda al mittente l’accusa, secondo cui il prete ha avuto contatti con la massoneria deviata. C’è poi un’altra vicenda- aggiunge l’avvocato- che non corrisponde al vero e cioè le accuse di aver molestato telefonicamente una donna. Il mio assistito- aggiunge il legale- era solo l’intestatario della scheda telefonica da cui partirono quelle chiamate, e non l’utilizzatore, come accertato dall’autorità giudiziaria. Lamentiamo l’atteggiamento poco professionale della conduttrice di Chi l’ha Visto e del giornalista Carbone. Tant’è che è stata taciuta, nel corso della trasmissione, la smentita inviata alla redazione”.

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