Vertenza Intini, appalto va riassegnato

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L’azienda è titolare dell’appalto per il completamento della strada Bradanica


È stato rinviato a data da destinarsi l’incontro previsto oggi in prefettura per fare il punto sulla vertenza Intini. L’azienda ha comunicato ieri sera di non poter intervenire e ha chiesto il rinvio della riunione. Decisione fortemente stigmatizzata dal segretario regionale della Filca Cisl, Franco Pantone, che chiama in causa anche il compartimento regionale dell’Anas e il Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, l’impresa che compone insieme alla Intini Angelo Srl l’Ati titolare dell’appalto per il completamento della Bradanica per un importo di 49 milioni di euro. “A distanza di circa un mese dal precedente vertice in prefettura – spiega Pantone – il cantiere è praticamente fermo e rischia di restare tale per molto tempo anche per il comportamento irresponsabile e sconcertante dell’Anas che sulla vicenda finora ha recitato il ruolo di Ponzio Pilato. Non è pensabile che l’ente appaltante di un’opera di quasi 50 milioni di euro non abbia nulla da eccepire sul blocco dei lavori e non prenda i necessari provvedimenti per sbloccare o riassegnare l’opera come la legge imporrebbe”. Pantone ne ha anche per la Ccc. “Appurato che la Intini versa in gravi difficoltà finanziarie – osserva Pantone – non è ben chiaro il ruolo della Ccc che dovrebbe realizzare il 25 per cento dell’opera ma che finora non ha realizzato neanche un metro di strada”. Il segretario della Filca invita l’Anas a “richiamare con un atto formale il general contractor al rispetto del contratto e, nel caso di esito negativo, ad avviare le procedure di riassegnazione di un’opera che la comunità materana attende da troppi anni. Il mio auspico è che non finisca come la storia di Godot”.
 

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