Inquinamento Jesce e Gravina, “tanto tuonò che piovve”

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“Tanto tuonò che piovve”. Era il titolo che demmo al nostro intervento il 4 maggio scorso. Si sa come è andata a finire, malgrado i tuoni: l’estate è stata poco piovosa. All’epoca, a seguito di un incontro avuto in Regione con l’assessore all’Ambiente Mazzocco, con il direttore generale dello stesso Dipartimento Viggiano e col portavoce del Presidente della Giunta Grasso, si fece il punto sullo stato dell’arte relativo all’inquinamento dei torrenti Jesce e Gravina. Da allora in Regione, grazie anche ad alcuni dirigenti solerti, passi in avanti ne sono stati fatti. I primi risultati si vedono con la nota di riscontro della Regione Puglia e del comunicato curato dall’assessore Mazzocco; bisognerà vigilare e sarebbe necessario che il monitoraggio, anche solo per una sola centralina, sia in continuo. Non si escludono sversamenti illeciti notturni nel torrente Jesce. In quegli stessi giorni di maggio le bandiere dell’Acquedotto Lucano vennero fatte sventolare allegramente dal suo presidente Rosa Gentile. Era accaduto che il Cipe avesse riconosciuto 32,5 milioni di euro alla Basilicata per porre parzialmente rimedio al non  corretto funzionamento del  sistema di depurazione delle acque reflue che, come è noto, è molto carente. Dieci di quei milioni furono destinati a Matera e buona parte per porre rimedio al miglior funzionamento dei depuratori di Pantano, Lamione ed alla sistemazione dello scarico fognario nei Sassi, dove vi è in bella mostra una cascata di acque reflue che è a vista nella Gravina. Da allora abbiamo chiesto, ripetutamente,  al presidente di Acquedotto Lucano un incontro per fare il punto della situazione e sapere le modalità ed i tempi dell’intervento ma sono passati ben 5 mesi! Mica dobbiamo attendere la titolazione al presidente Gentile della cascata di acque reflue? Le entusiastiche parole del presidente De Filippo e dell’ assessore Mazzocco per gli interventi finanziati, crediamo siano finite nel vuoto, perchè Acquedotto Lucano ha avuto un “buco nella memoria’’ ed ha perso i progetti per i quali il Cipe aveva dato un’attestazione di merito allo stesso  Acquedotto Lucano, così riferì la novella presidente.

Hanno possibilità, tra i documenti sparsi, il Presidente  De Filippo e l’ Assessore Mazzocco di recuperare i progetti che Acquedotto Lucano ha smarrito? E in quel caso fortunato qualcuno potrebbe illustrarceli?   
                                                                                

Associazione Trekking Falco Naumanni, Brio- Matera, CEAS Lega Navale – Matera – Castellaneta, Città Plurale- Matera, Fondo Ambiente Italiano – Matera, Legambiente – Matera, Movimento Azzurro Murge, Mutamenti a Mezzogiorno, WWF – Matera 

 

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