Inchiesta Ferrovie Appulo Lucane e Fondi europei, la questione finisce a Bruxelles

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    Il portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea sulle vicende legate all’indagine giudiziaria avviata dalla Procura di Bari sulle Fal (Ferrovie Appulo Lucane), per presunti reati contro la Pubblica amministrazione. Pedicini ha chiesto alla Commissione di far sapere se, a seguito dei circa 101 milioni di euro di fondi europei ricevuti dall’azienda di trasporto negli anni scorsi, può verificare, attenzionando nel caso anche l’ufficio europeo anti-frode (Olaf), il corretto utilizzo dei finanziamenti comunitari e se può accertare il rispetto dei principi previsti dalle normative Ue in tema di trasparenza, pubblicità e imparzialità nell’assegnazione di consulenze professionali ed incarichi dirigenziali. “Si presume – viene spiegato nell’interrogazione di Pedicini – che determinate procedure per l’assegnazione di consulenze ed incarichi assegnati dalle Fal, potrebbero essere state viziate da comportamenti penalmente rilevanti che avrebbero pregiudicato l’efficienza dell’azienda di trasporti interregionale operante in Puglia e Basilicata che, pur essendo una società a responsabilità limitata, è di proprietà pubblica, in quanto ha come socio unico il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”. Ricordiamo che l’inchiesta giudiziaria della Procura di Bari è stata resa nota a maggio scorso e che alle Fal sono affidati i servizi di trasporto ferroviario ed automobilistico e la gestione delle relative infrastrutture ferroviarie, in virtù di contratti di servizio stipulati con le Regioni Puglia e Basilicata. Le Fal fino a gennaio 2001 erano in gestione commissariale governativa, poi sono state trasformate in una Società a responsabilità limitata con socio unico il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. L’azienda è gestita da un consiglio di amministrazione nominato ad agosto 2013 e formato da tre persone, tra cui il presidente Matteo Colamussi, ex dirigente di Forza Italia. Ha due sedi, una a Bari, dove c’è la sede legale, e l’altra a Potenza. Al 31 dicembre 2014 le Fal avevano in servizio 575 dipendenti per un costo annuo di circa 28 milioni di euro. I costi di funzionamento annui sono circa 47 milioni di euro. 

    PIERNICOLA PEDICINI Capo delegazione del M5s al Parlamento europeo

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