Dopo le trivelle di Natale a Viggiano arrivano gli impianti dei reflui

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    Dopo la VIA per il pozzo Gorgoglione 3 della Total a Corleto Perticara, la VIA nazionale per la riapertura delle istanze della Shell La Cerasa, Pignola e Monte Cavallo, la proroga concessa dal Ministro dell’Ambiente Galletti alla Rockhopper per l’istanza Masseria La Rocca a Brindisi di Montagna, ecco arrivare gli impianti dei “reflui di Natale “ la ripresentazione dell’Istanza VIA per il centro mobile della Simam a Viggiano (in allegato l’annuncio VIA pubblicato oggi dai giornali locali). Il progetto era stato già presentato in Regione Basilicata e bocciato dal Tar . In merito Mediterraneo No Triv e Noscorie Trisaia avevano formulato le proprie osservazioni all’Ufficio compatibilità ambientale della Regione Basilicata. L’insostenibilità ambientale delle attività petrolifere si riscontra in particolare modo proprio nella produzione di rifiuti solidi e liquidi per ogni barile di greggio/mc di gas estratto che dovranno essere smaltiti e/o depurati in impianti, discariche o pozzi di reinezione. In breve non bastava sfruttare il territorio ,mettere a rischio le acque e le economie locali con gli impianti petroliferi , lasciare le briciole delle royalites ( perse in relazione al prezzo del barile) ai comuni , utilizzare le vecchie card carburanti da parte della politica per farsi belli con i poveri , quello che resterebbe alla fine in Basilicata con le estrazioni petrolifere sono altri rifiuti.

     

    NoScorie Trisaia

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