Quattro cucchiai al giorno di olio riducono rischio malattie cardiache

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    Quattro cucchiai al giorno di olio extravergine di oliva migliorano gli effetti protettivi per il cuore del colesterolo ‘buono’ (Hdl), cosa che riduce il rischio di malattie cardiache e ictus. È quanto emerge da una ricerca dell’Hospital del Mar Medical Research Institute, a Barcellona, pubblicata sulla rivista Circulation. Siamo di fronte ad un nuovo rapporto scientifico – commenta la Cia di Basilicata – della funzione salva-vita dell’olio all’interno della dieta mediterranea di cui è uno degli ingredienti cardine, un toccasana per il cuore. Dieta mediterranea come sinonimo di salubrità e longevità, una preziosa alleata per contrastare l’insorgenza di malattie cerebrovascolari, come ictus e infarti. La Cia evidenzia la prevalenza di giovani lucani (di età 18 anni ed oltre) in condizione di sovrappeso pari, nel 2014, a 39,0% (valore nazionale 36,2%). Nell’arco temporale 2005-2015, i dati della Basilicata risultano tutti maggiori rispetto ai valori Italia e presentano un andamento altalenante. La prevalenza di persone di età 18 anni ed oltre obese è pari, nel 2015, a 11,5% (valore nazionale 10,2%). La Cia lucana intende pertanto Intensificare le visite di scolaresche alle Fattorie Didattiche; realizzare laboratori e lezioni nelle scuole di educazione alimentare; rilanciare il programma “Frutta nelle scuole”.  L’impegno della Cia per la qualità e la sicurezza alimentare a tutela dei consumatori, soprattutto bambini, è ribadito da Paolo Carbone, dirigente regionale, che ricorda -tra le tante iniziative promosse- l’accordo tra la Confederazione e i medici di famiglia tesa a un’alimentazione sana e corretta indispensabile anche per prevenire malattie; le Fattorie Didattiche e più di recente le Fattorie Sportive con programmi specifici di alimentazione per quanti praticano sport non esclusivamente agonistico. Oltre ad accrescere l’attrattività degli agriturismi, autentici tempi del mangiare sano, mangiare mediterraneo. “La qualità dei prodotti, la loro tipicità, la sicurezza alimentare -sottolinea Carbone- hanno sempre rappresentato per la Cia un elemento cardine della sua strategia a tutela della salute pubblica. La Confederazione vuole, così, promuovere e rilanciare la tipicità dei prodotti italiani, da tutti riconosciuti come elementi importanti per una dieta ideale come quella mediterranea. Azioni tese, quindi, a prevenire e a ridurre i rischi di una cattiva alimentazione”.  D’altra parte, “la ricchezza delle nostre tradizioni agricolo-alimentari garantisce -continua Carbone- una risposta più che sufficiente non solo per tutti i gusti, ma anche per tutte le necessità dietologiche, siano esse per il mantenimento di uno stato di benessere che per i fini più squisitamente terapeutici”. Il dirigente di Cia Basilicata ribadisce la necessità di rilanciare il consumo tra i bambini di frutta e verdura fresca e trasformata e di altri prodotti come succhi e spremute per contribuire alla lotta contro l’obesità infantile e migliorare le loro abitudini alimentari. E’ l’obiettivo del programma europeo “Frutta nelle scuole”, che in regione è attuato in circa 120 plessi scolastici delle due province lucane e interessa oltre 25 mila alunni.   E per tornare all’olio venerdì 17 ad Albano di Lucania (Frantoio Oleario Fontana dei Santi) nuovo incontro  promosso da Oprol (Organizzazione Produttor Olivicoli Lucani) aderente a Cia Basilicata. Docente Stefania D’Alessandro, capo panel riconosciuto dal MiPAAF. L’incontro formativo ha l’obiettivo di fornire le conoscenze basilari dell’analisi sensoriale e della tecnica di degustazione degli oli extra-vergini d’oliva necessarie al riconoscimento della qualità ai fini di un acquisto consapevole e di un corretto uso in cucina del prodotto. Nel corso del panel test, insieme ad esperti del settore, si affronteranno sinteticamente tutti gli argomenti inerenti la filiera olivo-olio, quali la chimica dell’olio, la qualità, la trasformazione, la commercializzazione, la normativa e l’abbinamento degli oli in cucina.

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