Scomparsi i locali previsti sotto il nuovo ponte pedonale del parco fluviale del Basento

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Tra le tante magie di cui la burocrazia è capace, eccone una che fa improvvisamente sparire l’unica struttura ricreativa e ricettiva prevista all’interno del parco. Circa un anno fa, infatti, nel corso di una Commissione Urbanistica, ci fu presentato il progetto di realizzazione del ponte pedonale nel Parco fluviale del Basento al di sotto del quale era prevista la realizzazione di bagni pubblici e di un locale da dare in gestione attraverso un bando. Due settimane fa nel corso di un sopralluogo, invece, ci siamo accorti che non c’erano nemmeno le predisposizioni per eventuali bagni. Solo oggi scopriamo dall’audizione degli uffici comunali che qualcuno avrebbe deciso di sacrificare i locali a causa dell’allargamento del ponte richiesto dall’Autorità di bacino in considerazione di una eventuale piena, cosa che si verifica ogni cinquecento anni. Forse. Il parco fluviale dovrà rappresentare uno dei più importanti salti di qualità della vita dei potentini, che, ad oggi, non hanno molte aree idonee per la corsa e per andare in bici. Per evitare però che questo parco diventi un ennesimo parco sporco, abbandonato, distrutto dagli incivili e mal frequentato, c’è assoluto bisogno di una struttura all’interno del parco che svolga il fondamentale ruolo di aggregatore e di controllore. Per questo, se proprio non ci sarà il modo di realizzare il locale di oltre 50 mq previsto originariamente dal progetto, vuol dire che il Sindaco o gli Assessori competenti debbano prevedere immediatamente un bando che dia la possibilità ad un privato di realizzarlo e di utilizzarlo per diversi decenni. Bisogna farlo subito, per permettere una inaugurazione complessiva della struttura che dia subito modo a tutti di vivere il parco nel migliore dei modi. Finalmente il fiume Basento può tornare ad essere una risorsa per la città, contribuendo a dare una degna cornice che il ponte Musmeci merita, rendendolo visitabile e dandogli il prestigio che merita. Inoltre, per rendere maggiormente fruibile il parco, bisognerebbe prevedere anche una zona vicina al ponte per l’organizzazione di eventi, come concerti, che godrebbero di uno sfondo magnifico, il Ponte Musmeci, struttura architettonica che potrebbe diventare patrimonio dell’UNESCO. Non tralasciando l’occasione di aprire il fiume alla pesca, rendendolo un attrattore naturalistico e sportivo, per pescatori ed appassionati. Gli errori del passato fatti con strutture realizzate e poi abbandonate all’incuria e alla desolazione non devono assolutamente essere ripetuti. Per questo è necessario avere la massima attenzione e soprattutto prendere provvedimenti immediati. Forza Potenza. Alessandro Galella, Consigliere comunale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Città di Potenza

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