Don Antonino D’Elia: grande evangelizzatore in Uruguay, era lucano

Creò mense per poveri, scuole per bambini e fece erigere una struttura per anziani

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Don Antonino D’Elia nacque, il 13 giugno del 1862, in strada San Cataldo a Brienza (Potenza). Da Giuseppe e Luigia Celentano.

In Lucania, grazie al parroco del paese, aveva ottenuto un notevole accrescimento culturale. Nel 1880 giunse in Uruguay e da subito si dedicò allo studio della Teologia. Nel 1884, terminati gli studi con ottimi risultati, ricevette gli ordini sacerdotali nella città di Montevideo.

Il 1 gennaio del 1885 celebrò la sua prima Santa Messa. Appena dopo fu nominato Cappellano presso l’ Ospedale Maciel di Montevideo.

Questo ospedale, situato nella parte vecchia della città, ospitava soprattutto poveri e diseredati. Nel 1887 gli fu assegnata la parrocchia del Reducto fondata da un suo zio sacerdote.

Negli anni grazie al suo impegno furono realizzate tante opere: Chiesa “R. P. Mercedari”; la Chiesa di “Nostra Signora di Luján”; “Cerrito de la Victoria”; il “Colegio de la Medalla Milagrosa” ( In questo collegio trovarono ospitalità gratuita i bambini più poveri, gli orfanelli e i ragazzi di strada. Che lo chiamavano “papà”); ed il “Collegio Parroquial” accanto alla parrocchia di Reducto.

E ancora la Chiesa di San Michele in Villa Munoz e una Chiesa, dedicata a San Carlo Borromeo, nel povero sobborgo di Nueva Savona.

A lui si deve la costruzione dell’Altare Maggiore della Chiesa di Reducto ritenuta, per lunghissimi anni, una delle più belle dell’intero Uruguay. Grazie a lui si realizzarono numerosissime vocazioni.

Quando morì lo ricordarono così: “ Uomo disinteressato, sacerdote amabile e sempre disposto ad aiutare il povero, assistere l’infermo e guidare il giovane”.

Creò mense per poveri, scuole per bambini e fece erigere una struttura per anziani. Don Antonino D’Elia fu amato dai suoi parrocchiani e stimato dalle istituzioni.

Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”

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