La Fca di Melfi si ferma ancora. Cassa integrazione in alcuni giorni di ottobre

Per la Fim la via maestra resta quella dell'innovazione continua di processo e di prodotto

Lo stabilimento Fca Sata di Melfi si ferma nuovamente. Per adeguare i flussi produttivi delle vetture Jeep Renegade e Fiat 500 x alla temporanea contrazione della diretta domanda di mercato”, la Fca ha comunicato “di dover procedere alla sospensione dell’attività” nello stabilimento lucano.

I lavoratori saranno messi in cassa integrazione ordinaria dalle ore 6 del 14 ottobre alle ore 6 del 16 ottobre; dalle ore 14 del 21 ottobre alle ore 6 del 23 ottobre; dalle ore 14 del 28 ottobre alle ore 6 del 30 ottobre.

La cassa integrazione riguarderà tutti i 6.345 dipendenti della fabbrica di San Nicola di Melfi.


“C’è una preoccupazione fisiologica per il nuovo ciclo di cassa integrazione annunciato oggi da Fca, ma siamo anche consapevoli delle grandi potenzialità che Melfi può esprimere su scala globale”. Questo il commento a caldo del leader della Fim lucana Gerardo Evangelista

“La ripresa del confronto con l’azienda-aggiunge Evangelista- era importante ieri e lo è ancora di più oggi alla luce della nuova cigo per ragionare sul futuro di Melfi dentro la più complessiva strategia nazionale del gruppo.

Abbiamo fatto una battaglia per ottenere gli investimenti e gli operai la prima sfida l’hanno vinta: ora c’è bisogno di saturare  gli impianti e di andare a capo sulla linea della Punto.

Per la Fim – conclude Evangelista – la via maestra resta quella dell’innovazione continua di processo e di prodotto con un protagonismo sempre più attivo e qualificato dei lavoratori”.