Addio a Tony De Bonis, regista lucano che fece recitare la gente normale

Il cordoglio del presidente della Commissione Lucani nel Mondo per la scomparsa dell'artista originario di Pietragalla

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Coloro che sono riusciti, partendo da umili origini, a sfondare nel complesso mondo della comunicazione e dell’arte, rappresentano un esempio per le giovani generazioni. La vita privata e quella pubblica di Tony de Bonis,

regista e artista, di origini di Pietragalla, già emigrante in Germania, poi trasferitosi in provincia di Frosinone, dove lunedì è deceduto a causa di un male incurabile, confermano la capacità e la tenacia di tanti lucani che fuori dalla propria regione hanno saputo distinguersi e farsi apprezzare.

La Commissione regionale dei lucani nel mondo partecipa al dolore per la perdita del compianto artista che ha contribuito negli anni a rilanciare un cinema fatto di genuinità e passione.

Un regista, amico e frequentatore di molte trasmissioni tv e di big nazionali dello spettacolo, che ha inteso coinvolgere la gente di strada per avvicinare al grande schermo non solo affermati attori e professionisti, ma anche chi in modo schietto poteva meglio rappresentare la spontaneità e naturalezza sul grande schermo.

Tra le sue iniziative spicca il Premio Ciociaria, durante il quale, ad ogni edizione non mancava di valorizzare e premiare tanti bravi giornalisti lucani. Un modo per esaltare la Lucania e i suoi professionisti.

La commissione lucani nel mondo partecipa al cordoglio della famiglia e della comunità pietragallese per la perdita di De Bonis, uomo e artista mite, generoso e umile, legato dai valori della sua terra così come si è caratterizzato fino alla sua morte.

Aurelio Pace, presidente della Commissione regionale dei lucani nel mondo

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