Pisticci candida il sito archeologico dell’Incoronata nella Basilicata Attrattiva

La riqualificazione candidata al bando Fesr

Il Comune di Pisticci ha candidato al bando FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) “Basilicata Attrattiva 2019” un progetto dedicato alla riqualificazione e alla fruizione del sito archeologico di contrada Incoronata.

Il bando regionale ha come finalità principale quello di elevare l’attrattiva del patrimonio culturale regionale: incrementare il numero di visitatori, trasformare gli spazi recuperati in luoghi vivi e favorire la nascita e lo sviluppo di nuove attività economiche. La dotazione finanziaria del bando è di 11 milioni a valere sul programma operativo FESR 2014-2020 Asse 5.

«Il territorio della contrada Inconorata – spiega il Vice Sindaco Maria Grazia Ricchiuti – è il risultato di un lunghissimo processo storico di antropizzazione che risale al X secolo a.C. e che è caratterizzato dall’interazione di gruppi indigeni, enotri, lucani e greci, in forma precoloniale e coloniale».

Per questo motivo il progetto prevede, tra i tanti interventi, l’installazione della rete di protezione e la messa in sicurezza dell’area con la creazione di una struttura coperta che ne assicuri la fruibilità durante tutto l’anno.

Il sito non resterebbe isolato rispetto al resto del territorio perché a Pisticci, nella Biblioteca Comunale, verrà allestita una stanza con proiezioni tridimensionali della storia del sito, degli scavi e dei ritrovamenti effettuati. Verrà anche facilitato l’accesso all’area archeologica attraverso un rifacimento della strada.

L’amministrazione comunale di Pisticci ha valutato due progetti: oltre a quello relativo al sito archeologico di contrada Incoronata anche quello di Hub Plus riguardante la riqualificazione delle ‘lammie’ di Via Ricciotti, nel Rione Dirupo.

«Si è scelto il primo progetto – spiega il sindaco Viviana Verri – perché il secondo si presentava troppo rischioso, tenendo conto dell’obbligo previsto dal bando di realizzare l’opera entro 18 mesi, in caso di ammissione del progetto.

Correvamo il rischio concreto di compromettere il buon esito della misura, del valore di 450mila euro, senza poter realizzare appieno gli interventi previsti».