Renzi è scorretto e disperato, a Tito utilizza una struttura pubblica e i ricercatori precari per il suo giro elettorale

Pedicini (M5S): "Sovrapposizione molto discutibile tra la campagna elettorale del Pd e l'uso improprio di una struttura pubblica come il Cnr"

Oltre alle proteste e ai fischi che lo hanno accolto alla stazione, e di cui guarda caso se ne è parlato poco, va detto che la visita si è svolta in una struttura pubblica come il Cnr.

Inoltre l’incontro è stato aperto non da un esponente locale del Pd, ma dal direttore del Cnr di Tito accompagnato dai ricercatori precari della struttura.

E non è finita, dopo che Renzi è andato via, il sottosegretario De Filippo ha continuato la riunione con i precari per spiegare quello che il governo starebbe facendo per loro.

Insomma, una sovrapposizione molto discutibile tra la campagna elettorale del Pd e l’uso improprio di una struttura pubblica come il Cnr.

Senza parlare dell’eventualità che per poter riempire la sala, i ricercatori precari siano stati invitati a partecipare con la speranza di sapere qualcosa sul proprio futuro.

Tuttavia, nonostante approfondiremo per verificare se ci siano stati abusi, vogliamo essere propositivi e diciamo fin d’ora al direttore del Cnr di Tito che nei prossimi giorni, anche io come eurodeputato del M5S chiederò di fare una iniziativa pubblica in quella sala per parlare dello stato della ricerca in Basilicata e in Italia.

Anche in quel caso saremo lieti di far introdurre i lavori al direttore del Centro e di invitare i 200 ricercatori che vi lavorano.

Rispetto a Renzi, è sempre più chiaro che è disperato ed è costretto ad utilizzare questi escamotage per avere un po’ di gente che lo vada ad ascoltare, diversamente si dovrebbe accontentare solo dei fischi e delle proteste, o come è accaduto a Matera, di avere la presenza di quattro gatti capeggiati da parlamentari e consiglieri regionali Pd che avendo paura di perdere il posto lo vanno ad applaudire.

Piernicola Pedicini, portavoce M5S Parlamento Europeo