Braccianti forestali impauriti e sotto ricatto

Lungaggini burocratiche, salari non pagati e cantieri chiusi: questo ha prodotto la vergognosa politica sulla forestazione in Basilicata

Lunedì 27 novembre una delegazione di braccianti forestali, provenienti principalmente dall’Area Programma Alto Basento ha protestato sotto la Regione guidati da Alternativa Sindacale .

Contro l’immobilismo dei sindacati confederali che accettano questa vergognosa politica sulla Forestazione e non fanno niente di concreto per difendere i braccianti ed il loro lavoro e contro il menefreghismo di tutti i partiti, Alternativa Sindacale e lo storico Comitato per le 151 giornate continuano la mobilitazione, come fanno da anni

I braccianti che hanno messo in atto la protesta hanno denunciato di essere ancora a credito del salario di 10 giornate di lavoro di giugno, di 8 giornate di agosto, di tutto il mese di settembre e del mese di ottobre .

Nonostante queste lungaggini, i lavoratori forestali ora si sono visti sospesi anche i Cantieri, a distanza di pochi giorni dalla fine dell’anno, con il rischio di non completare in tempo utile il minimo delle promesse 131 giornate contributive e non lavorative o con il rischio di completarle sotto la neve.

Questo assurdo teatrino, che serve solo a incutere paura ed a tenerli continuamente sotto ricatto, è stato denunciato dai braccianti.

La Regione parla di Basilicata verde, Green Economy ma non si rende conto che i vivai hanno chiuso e che sono quasi 15 anni che non si pianta un albero e non si impiegano i braccianti forestali a pulire le aiuole dei paesi.

Parlano di investimenti, ma da anni lasciano immutata la ridicola cifra destinata alla Forestazione, che ammonta ad appena 52 milioni di euro, e non rispettano nemmeno la Legge Regionale 42 del 1988 che doveva garantire i livelli occupazionali del 1987 che era pari a più del doppio degli attuali 4mila occupati .

Questa volta l’Assessore Braia ha accettato l’incontro e ricevuto l’intera delegazione dei braccianti, guidata dal segretario di Alternativa Sindacale, Vito Fernando Rosa, e svolto un lungo ed articolato confronto, alla presenza dei sindaci di Cancellara e Tolve invitati dai lavoratori del posto.

Nel dibattito sono stati affrontati anche il mancato avvio della Forestazione Produttiva, la disuguaglianza occupazionale fra Aree Programma e all’interno della stessa Area, il mancato rispetto dell’impegno di assicurare a tutti i braccianti le 151 giornate ( assunto formalmente dall’ex presidente De Filippo ), la costituzione di un’Agenzia forestale pubblica che riorganizzi il settore in maniera produttiva.

Rispetto alle richieste avanzate dai lavoratori e da Alternativa Sindacale che il finanziamento del settore a partire dal 2018 sia inserito nel Bilancio ordinario e preveda un impegno di almeno 60 milioni di euro, che venga avviata un filiera del legno anche cominciando con lo stoccaggio della legna da destinare alle biomasse e la sostituzione dei lavoratori che vanno in pensione con nuovi assunti, l’assessore ha parlato di un suo Progetto sulla Forestazione, che esclude la partecipazione dei privati nell’ Agenzia da creare ( cosa richiesta con insistenza da Alternativa Sindacale ) impegnandosi a riaprire i cantieri entro il 4 dicembre, a saldare le spettanze maturate, ma dichiarando di non potersi impegnare per nessuna giornata di lavoro in più rispetto alle 131 esistenti.

La delegazione sindacale si è dichiarata parzialmente soddisfatta dell’incontro, soprattutto per lo scongiurato pericolo dell’ingresso dei privati nell’Agenzia della Forestazione e per la soluzione dei piccoli problemi contingenti, ma la battaglia per la Forestazione produttiva ed il raggiungimento delle 151 giornate lavorative, proseguirà .

L’assessore si è impegnato a riconvocare la delegazione prima delle festività natalizie.

Alternativa sindacale