Agricoltura, serve un progetto nuovo per rilanciare un settore in crisi

Su "resilienza, spreco alimentare e sicurezza del grano" nei prossimi giorni verrà consegnata all'assessore all'Agricoltura della Regione Basilicata

Alla Conferenza stampa tenuta ieri nella saletta della Provincia di Matera Angelo Candita (per LiberiAgricoltori, Tato Pace e Mimmo Viscanti per il SiCer (Sindacato italiano Cerealicoltori) e Movimento Riscatto e Gianni Fabbris di Altragricoltura, avevano posto agli assessorti all’agricoltura che si riuniscono oggi a Matera tre questioni chiare insieme alla richiesta di “evitare le passarelle” e di guardare in faccia alla crisi drammatica che colpisce il mondoi delle imprese e del lavoro agricolo italiano.

Il merito di queste tre questioni è stato oggetto di una telefonata oggi fra Gianni Fabbris e l’assessore all’Agricoltura della Basilicata Luca Braia  nel corso della quale è stato concordato un incontro per i prossimi giorni per consegnare una lettera che gli agricoltori chiedono venga girata ai colleghi che oggi si riuniscono a Matera.

Nella telefonata, Fabbris, ha dato atto all’assessore Braia dell’aver favorito l’opportunità di questo incontro istituzionale a Matera ma ha sottolineato la necessità di dare risposte ai problemi del crollo dei prezzi al campo (vero motivo per cui il frutto degli agricoltori si “spreca”) indotto da una speculazione commerciale senza precedenti, ai sempre più cresceti problemi di accesso alle risorse finanziarie dovute da AGEA agli agricoltori (che a volte aspettano inutilmente anni) anche per il venire avanti di una sempre più insopportabile burocrazia assurda e alla cappa di piombo che pesa sulla libertà degli agricoltori di continuare a fare il mestiere che hanno sempre fatto: quello di produrre il cibo.

L’incontro con l’assessore Braia sarà, anche, l’occasione per presentare le credenziali della nuova alleanza sindacale che sta prendendo forma in questi mesi e che vede già in Basilicata diverse migliaia di aderenti. “Serve un progetto nuovo per il rilancio della nostra agricoltura, con al centro la capacità di fare reddito producendo e lavorando la terra e di garantire un cibo sano ad un prezzo giusto per i cittadini. In una parola serve un progetto fondato sulla Sovranità Alimentare che superi la stagione degli imbrogli e delle mistificazioni che parlano di made in italy mentre l’Italia si trasforma in una piattaforma commerciale su cui speculare”. 

Quando poi, ribadisce Fabbris, a speculare si mette anche chi dovrebbe fare sindacato allora la misura è colma e la politica non può vedere le degenerazioni di un modo distorto di intendere la rappresentanza. Il caso portato alla luce in conferenza stampa della speculazione sul Grano Senatore Cappelli sponsorizzata dalla Coldiretti la dice lunga e conferma quanto più volte detto in questi mesi dal Movimento Riuscatto e da Altragtricoltura: i veri nemici del Made in Italy non sono fuori dall’Italia.

La lettera rivolta agli assessori regionali all’agricoltura sarà divulgata dopo che verrà consegnata all’Assessore Braia e sarà la base di una campagna nazionale per la “verità, la trasparenza e la responsabilità” sul futuro delle aziende e del lavoro agricolo italiano. 

Altragricoltura e LiberiAgricoltori