Prende il via, a Satriano, la rassegna “Frammenti autoriali”

All'Istituto comprensivo la proiezione del film "L'uomo che verrà"

Il 16 dicembre, alle 10.30, nell’Istituto Comprensivo di Satriano, si inagura, con il film “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti, la seconda edizione della rassegna “Frammenti autoriali”, ciclo di visioni promosse dal Gal “La Cittadella del Sapere”, curata dal cinecronista Mimmo Mastrangelo.

Quest’anno “Frammenti autoriali” sarà presentata anche a Lagonegro, Lauria e Moliterno. Dedica omaggio: a Don Lorenzo Milani, al regista di origini lucane Giuseppe Ferrara e a Ed McBain, il grande giallista statunitense-lucano.

“L’uomo che verrà” è la vicenda di una bambina, di nome Martina, e di una mamma (interpretati da due attrici professioniste Maya Sansa e Alba Rohrwacher). Il regista spinge gli interpreti a dialoghi in stretto dialetto bolognese. La mamma nel dicembre 1943 rimane incinta e il bambino (l’uomo che verrà) nasce nel 1944. La sorella si impegnerà a salvarlo ma senza successo, infatti, da quando il fratellino muore tra le sue braccia non parla più, ha solo un diario sul quale scrive.

Un film sulla resistenza, senza eroi, eroismi e senza una divisione netta tra buoni e cattivi. Ha un impianto antropologico che diventa epico. Non mancano gli spunti fantastici che ben si adattano alla tragicità del narrazione.

Sulla sfondo la guerra di Monte Sole raccontata dal basso dalle sue vittime: la più grave delle stragi compiute dalle truppe tedesche nel nostro Paese dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Per aver aiutato i partigiani della Brigata Stella Rossa, 771 civili (di cui 216 bambini) vennero massacrati dalle S.S fra il 22 settembre e il 5 ottobre del 1944.

“L’uomo che verrà” – scritto da Diritti, insieme a Giovanni Galavotti e Tania Pedroni, vincitore di tre David di Donatello – rimase in cartellone nel cinema Mexico di Milano per 200 giorni. Un record per una pellicola italiana.