Furbetto del cartellino all’ospedale di Potenza, arrestato dopo pedinamento

L'uomo, che lavorava al Laboratorio analisi, è indagato per truffa aggravata ed è ai domiciliari

Timbrava il cartellino in entrata e poi si allontanava dal posto di lavoro. Per questo motivo un 66enne, in servizio come operatore socio sanitario all’ospedale di Potenza, è stato arrestato nella mattinata di oggi dalla Squadra Mobile del capoluogo lucano su disposizione del gip del tribunale. 

Dalle indagini della Procura, avviate dopo la denuncia sporta da alcuni dirigenti sanitari della struttura ospedaliera, è emerso che l’uomo, si sarebbe allontanato sistematicamente dal posto di lavoro, nonostante fosse già oggetto di un procedimento disciplinare per gli stessi fatti.

Gli investigatori, attraverso servizi di osservazione e pedinamento, hanno notato che il 66enne “abbandonava quotidianamente il luogo di lavoro pur continuando a risultare fittiziamente in servizio come riscontrato dai fogli di rilevazione delle presenze”.

Al fine di eludere il controllo automatizzato dell’orario di lavoro- spiega ancora la Procura in una nota- e potersi allontanare indisturbato dal Laboratorio analisi dove prestava servizio, l’operatore socio sanitario, dopo aver timbrato il cartellino in ingresso e fatto notare la sua presenza in reparto, si allontanava senza timbrare il badge in uscita.

Per l’uomo, indagato per truffa aggravata ai danni dell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, sono stati disposti i domiciliari.