Settore auto: aumenta il fatturato

Il dato arriva direttamente dall’Istat

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Un 2017 che ha lasciato registrare un segno + in tema di fatturato per quanto riguarda il settore autoveicoli. Una notizia certamente positiva visto quello che era accaduto negli ultimi anni in questo comparto.
Ebbene il 2017, secondo i dati diffusi negli ultimi giorni, ha lasciato registrare un aumento dei fatturato del 6,1%, mentre gli ordini per nuove immatricolazioni sono cresciuti del 3,9%. Il dato arriva direttamente dall’Istat e va a sottolineare come proprio nel mese di dicembre, quindi l’ultimo del 2017, si sia assistito ad un incremento del  fatturato in termini tendenziali dell’1,2% mentre gli ordini sono diminuiti del 5,8%. Ciò dovuto al fatto che nel mese di dicembre i giorni lavorativi sono stati 18 rispetto ai 20 dell’anno precedente.

Un settore che torna a crescere quindi con tutto ciò che questo comporta: da sempre il comparto automotive è, in Italia, un volàno per l’economia. Uno dei traini che, scorrendo con la mente ad un passato storico, è stato importante anche per il boom economico del nostro paese.
Oggi il settore intero vive un momento di freschezza e novità sotto tutti i punti di vista: finita la parte più brutta della crisi si torna a respirare aria di risalita anche grazie a nuove forme di compravendita che caratterizzano questo universo così ricco.

Si pensi alle trattative tra privati, decollate grazie ai servizi della rete; ai tanti portali di compravendita o di comparazione servizi per trovare il veicolo più adatto al miglior prezzo; o all’intermediazione dei compro auto, realtà emerse negli ultimi tempi che hanno tratto inizialmente giovamento dalla crisi del settore per diventare poi punti di riferimento per tutti coloro i quali vogliano vendere una vettura usata in tempi stretti, senza attese infinite.

Tanti elementi che messi insieme hanno contribuito a ridisegnare il settore facendolo uscire dalla crisi nella quale si era trovato per diverso tempo. D’altra parte è proprio quando la crisi morde maggiormente che si assiste alla nascita di realtà alternative, spesso anche progetti vincenti e idee assolutamente innovative.
Adesso, anche guardando gli ultimi dati sopra forniti e targati Istat, il settore sembrerebbe (il condizionale è sempre d’obbligo) aver intrapreso definitivamente la strade verso l’uscita dalla sabbie mobili. Un qualcosa che tutti ci dovremmo augurare data l’importanza strategica che da sempre riveste per l’economia nazionale.

 

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