Stalking, il gip di Matera dispone domiciliari per vicepresidente Castelluccio

Si è svolta in mattinata l'udienza di convalida dell'arresto. L'esponente politico era stato arrestato sabato scorso

Si è tenuta in mattinata, al tribunale di Matera, l’udienza di convalida dell’arresto per stalking del vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Paolo Castelluccio, avvenuto nella serata di sabato 24 marzo.

Il gip Angela Rosa Nettis ha disposto i domiciliari per l’indagato che da sabato scorso era detenuto in carcere a Matera.

Il vice presidente del consiglio regionale lucano avrebbe compiuto atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata. L’uomo, avrebbe in un’occasione minacciato la sua ex con un coltello, e sarebbe stata proprio la donna, a richiedere l’intervento della polizia.

L’interrogatorio di Castelluccio – difeso dagli avvocati Donatello Cimadomo e Vincenzo Celano – è durato circa un’ora e – secondo quanto si è appreso – l’indagato ha risposto a tutte le domande del magistrato.

L’Autorità Giudiziaria ha ravvisato la presenza di gravi indizi di reità, corroborati da alcuni riscontri significativi, tra i quali le registrazioni sonore di molestie e minacce profferite dall’uomo.

In sede di convalida, i comportamenti ascritti all’indagato sono apparsi reiterati e perduranti ai quali la parte offesa ha cercato di sottrarsi facendo ricorso anche ad un proprio legale di fiducia.

In base alla normativa vigente, l’adozione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari viene comunicata al Prefetto di Potenza che ne dà immediata comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, sentiti il Ministro per gli affari regionali e il Ministro dell’Interno, adotta il provvedimento che determina la sospensione di diritto del consigliere regionale dall’incarico pubblico ricoperto.

La sospensione cessa nel caso in cui venga meno l’efficacia della misura coercitiva avverso la quale i legali dell’indagato potranno fare ricorso al Tribunale del Riesame.

Nel frattempo la Polizia di Stato ha sequestrato una pistola calibro 9, legalmente detenuta e custodita presso l’abitazione dell’indagato, con le relative munizioni.

Paolo Castelluccio, 58 anni, attuale vicepresidente del Consiglio regionale lucano, era stato eletto nel 2013 nel Pdl, poi Forza Italia e durante lultima campagna elettorale per il voto del 4 marzo scorso aveva annunciato il passaggio a Noi con l’Italia.