Trenta lavoratori licenziati in Basilicata, Trony li manda a casa senza preavviso

Potere al Popolo: "Intervengano presidente e giunta regionale"

A seguito del fallimento della società Dps Group, a cui si riconduce il marchio Trony, 30 lavoratori dei negozi di Tito e Melfi sono stati licenziati istantaneamente senza alcun preavviso.

La spregiudicatezza di questo capitalismo industriale aggressivo e l’assoluta libertà di azione concessa a imprenditori senza scrupoli, dai governi liberisti che da circa vent’anni si alternano al potere in Italia e in Basilicata, si manifestano in tutta la loro arroganza e disumanità con sempre maggiore frequenza.

Oggi i lavoratori, sotto la scure di leggi di stabilità, pareggi di bilancio  e politiche europee di austerity, tutte anticostituzionali, sono utilizzati come merce da sfruttare e mettere in concorrenza, gli uni contro gli altri, in uno squallido gioco al ribasso, dove le elìte industriali diventano sempre più ricche e potenti e i lavoratori sempre più flessibili, precari, sostituibili.

Non ci stiamo più a questo gioco al massacro e non accettiamo più soluzioni di ripiego.

Potere al Popolo Basilicata sostiene in modo incondizionato i lavoratori licenziati e chiede al Presidente e alla Giunta Regionale di porre in essere, in maniera immediata, ogni azione e iniziativa utile a una risoluzione dignitosa della questione, mediante: la ricollocazione degli stessi in altre strutture produttive o l’attivazione temporanea di ammortizzatori sociali (come il tanto declamato reddito di cittadinanza) per il tempo necessario alla ricerca, da parte delle Istituzioni di altra occupazione.

Potere al Popolo Basilicata