Il 25 aprile è una giornata di lotta e non una ricorrenza

Potere al Popolo di Basilicata parteciperà, mercoledì 25 aprile, alla manifestazione antifascista a Lavello

Il 25 aprile è una giornata di lotta e non una ricorrenza. Questo è lo spirito con il quale Potere al Popolo di Basilicata parteciperà, mercoledì 25 aprile, alla manifestazione antifascista a Lavello. Le lotte e le mobilitazioni antifasciste ci vedranno sempre in prima fila; la Resistenza non è memoria, ma un insegnamento quotidiano che rinnova nella pratica il vero significato della lotta di Liberazione.

Il movimento di massa che ha portato alla cacciata dei nazifascisti, oltre che abbattere il regime di Mussolini, si è battuto per eliminare le disuguaglianze nella società e lo sfruttamento nel lavoro.

Oggi più che mai è necessario praticare l’antifascismo quotidianamente, in ogni momento della vita politica e sociale. Tutti coloro che si battono per la democrazia, la giustizia sociale, contro la guerra, contro le morti sul lavoro, debbono farlo.

Mai come in questi giorni la Basilicata sta assistendo a un triste e lungo bollettino di guerra: in un mese e mezzo sono morti due giovani operai sul posto di lavoro a causa della mancanza delle più elementari norme di sicurezza. I responsabili, o meglio i colpevoli, che antepongono il profitto alla vita dei lavoratori, continuano ad essere protetti da leggi fasciste e capitaliste.

Ecco perché l’antifascismo dev’essere praticato come contrasto alle “controriforme” del lavoro e della scuola; a quelle istituzionali che cancellano i principi costituzionali e democratici, costruendo uno stato sempre più repressivo e sempre più alieno dalla sovranità popolare.

Il nostro antifascismo è una forte opposizione alle destre europee e italiane che stanno distruggendo le conquiste democratiche e sociali frutto di anni di durissime lotte.

In un’epoca in cui si sdoganano e legalizzano le formazioni fasciste e si sostegno le politiche più razziste e retrive, non possiamo che continuare ad essere partigiani.

Continueremo a essere partigiani: contro le politiche del “decoro urbano” e della deportazione legalizzata opera del ministro Minniti; contro le accozzaglie di governo che vedono Cinque stelle, Lega e PD uniti nell’esclusione degli ultimi;

contro la guerra fra poveri utile a chi vuole i lavoratori e i disoccupati divisi, impauriti e ricattabili; contro le pratiche di esclusione ed emarginazione sociale che hanno ispirato gli ultimi governi; contro la progressiva erosione dei diritti al lavoro, alla casa, alla sanità, alla scuola, all’assistenza pubblica, all’esercizio di attività politica e sindacale.

Da anni si assiste a un progressivo svuotamento del significato del 25 aprile, ridotto a semplice giornata commemorativa. Oggi più che mai il 25 aprile deve essere un’occasione di analisi e di critica, di condivisione di lotte ed esperienze, di rilancio di una sempre più urgente Resistenza!

Potere al Popolo Basilicata