Il bruco, la farfalla e la Basilicata che verrà

Prebende, favori, soldi finalizzati ai soldi, carriere, clientele, nel quadro di un’assoluta mancanza di visione

Perché la Basilicata è in queste condizioni? Tra le tante cause, una delle più evidenti risiede nel campo delle scelte politiche. La storia economica di questa regione si intreccia più che altrove con la storia del ceto politico che l’ha governata. Quasi tutto di quanto accaduto nell’ultimo secolo nella struttura sociale ed economica è riconducibile al prosaicismo di una politica fuori luogo o, magari, di politici fuori luogo. Se ci fermiamo a riflettere sui piani di sviluppo e non solo di sviluppo, partoriti negli ultimi decenni dai governi regionali, scopriamo un dato allarmante. Miliardi di euro spesi per ottenere risultati deludenti. Il punto critico della questione è identificabile nella mancanza di un approccio alla complessità della programmazione dello sviluppo. Spesso ci siamo trovati di fronte a misure e provvedimenti, finanziati con copiose risorse, reciprocamente contrastanti. Con un provvedimento si intendeva favorire la produzione di farina e con un altro si disincentivava la coltivazione di grano.

A parte la metafora, penso, per esempio, alle strade, in alcune zone, che sono state immaginate per aggirare i paesi piuttosto che per collegarli, o alle tante linee ferroviarie minori che hanno isolato i paesi piuttosto che includerli. Penso, per esempio, alle tante misure di contrasto alla povertà degli ultimi 20 anni scollegate da un ragionamento complessivo sulle potenzialità di sviluppo di alcuni settori ad alta intensità di lavoro. Penso alle tante misure per favorire l’occupazione giovanile senza alcuna interfaccia con propedeutiche analisi socio economiche e senza alcuna armonizzazione con i piani di sviluppo. L’elenco sarebbe lungo. Per farla breve, diciamo che siamo stati vittime, e lo siamo ancora, di governi regionali nei quali la mano sinistra e la mano destra non si parlano e quando si parlano usano un linguaggio diverso.

Tutto questo si chiama mancanza assoluta di visione. Non può esistere un percorso senza una visione. E non puoi avere una visione se non hai un’identità. A questa regione è mancata e manca un’identità dello sviluppo. Siamo passati dal disastro della chimica alla tragedia dell’industria petrolifera. Dalla “manna” dell’industria automobilistica alla svendita del patrimonio naturalistico, dell’acqua, dell’agricoltura e così via.

Una Basilicata sbandata, come i braccianti che all’alba si vendevano in piazza per una giornata di lavoro. E la Basilicata si è esposta ai compratori più spregiudicati, perché spregiudicati, senza arte né parte, sono stati quelli che l’hanno svenduta. Siamo stati trattati come un bruco che non diventerà mai farfalla, perché così hanno deciso. Ecco. Chiunque domani voglia mettersi al servizio del cambiamento, spero tenga bene a mente la metafora del bruco che ho utilizzato in alcune mie pubblicazioni. Ve la racconto.

Un bruco, stanco e scoraggiato, decise di farla finita: “Voglio morire adesso, così quando la Morte arriverà non mi troverà”. Il bruco si lasciò morire. Il giorno dopo qualcuno arrivò, non era la Morte, ma la Vita, la quale rammaricata pensò tra sé: “Peccato, una farfalla in meno e un bruco imbecille”.  Quel bruco non aveva una visione, non sapeva che sarebbe diventato farfalla e nulla fece per combattere e raggiungere l’apice della sua natura: essere una bella farfalla. Perché? Forse perché gli hanno impedito di essere il protagonista della propria trasformazione, magari gli hanno fornito del cibo, quel cibo che lui stesso, con le sue sole forze, avrebbe dovuto procurarsi per affermare la sua natura. In breve lo hanno ingannato con offerte prosaiche (di sopravvivenza) rubandogli la sua essenza poetica, vitale, e cioè essere farfalla.

Così hanno ingannato la Basilicata. Prebende, favori, soldi finalizzati ai soldi, carriere, clientele, nel quadro di un’assoluta mancanza di visione, nel quadro di una classe politica cinica negli affari e incapace nel governare. Risultato: sottosviluppo. Il vero cambiamento sarà in una Basilicata dove il bruco diventa farfalla. Perché così è in natura.