La Basilicata piange l’ennesima vita spezzata sul lavoro

Ramunno (FdI): "Nei primi tre mesi del 2018, in Basilicata, sono già cinque le persone che hanno perso la vita. Nel 2017 quindici"

La Basilicata piange l’ennesima morte sul lavoro. L’ennesima vita spezzata di un giovane padre di famiglia, che muore mentre fa quello che dovrebbe servire alla vita, quello che dovrebbe servire per costruire il proprio futuro e quello della propria famiglia. Quanta tristezza e quanta rabbia.
Nei primi tre mesi del 2018, in Basilicata, sono già cinque le persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro. Nel 2017 ne abbiamo contate quindici. Oltre una al mese: neanche in tempo di guerra si muore così tanto.
E risulta assurdo come in Basilicata, il lavoro che non c’è uccide la nostra regione, con tassi di spopolamento
pari a duemila lucani in meno ogni anno; e quando c’è mette ad altissimo rischio i lavoratori.

Le istituzioni preposte, anziché preoccuparsi di attuare reali controlli sulla sicurezza dei posti di lavoro ed adoperarsi per sensibilizzare le coscienze verso una problematica oltremodo sottovalutata, anziché impegnarsi per prevenire il pericolo è attenuare il rischio, pare siano impegnate in operazioni di “polizia burocratica”, che molte volte hanno il solo scopo di fare cassa e soffocare le imprese e gli imprenditori che a stento continuano a fare impresa in questo Paese e in questo Sud Italia.

È diventato virale il video-denuncia di un giovane imprenditore disperato che come molti altri ha dovuto chiudere la propria impresa per mancanza di documentazione relativa alla regolarità contributiva.
Io credo che non sia giusto non essere in regola con quanto dovuto allo Stato! Ma credo che non sia neanche giusto mettere le imprese nelle condizioni di fallire per mancanza di un documento. Forse ben si farebbe a vigilare maggiormente sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori, anziché mettere gli imprenditori nelle condizioni di fallire!

Credo che lo Stato debba preoccuparsi di creare e dare la possibilità a tutti di avere un lavoro.
Un lavoro onesto, duraturo e soprattutto sicuro.

Donato Ramunno Fratelli d’Italia