L’Ateneo lucano abbatte i muri delle discriminazioni e del pensiero unico foto

Due giornate di dibattiti e approfondimenti organizzati dall'associazione Unidea

Il 27 e il 28 marzo l’Università degli Studi della Basilicata è stata il palcoscenico interattivo del progetto interdisciplinare “Another brick in the wall”, realizzato dall’Associazione culturale e studentesca “Unidea”.

L’evento è stato suddiviso in due giornate di stampo seminariale animate da incontri e dibattiti, durante le qualisono intervenuti studenti, dottorandi, professori dell’Ateneo lucano e ospiti esterni. 

Il filo conduttore dell’intero progetto è stato quello di fornire delle “narrazioni alternative”, di offrire uno spazio di riflessione e di provocazione in moltepici ambiti, quali gli Studi di Genere, la filosofia queer, l’approccio post-coloniale e la più recenti questioni geopolitiche inerenti all’Europa, i muri e i flussi migratori.

La prima giornata – intitolata “Narrazioni alternative: esiste un altro modo di raccontare?” – si è aperta nell’Aula Magna del Polo umanistico con i saluti istituzionali del Direttore del Dipartimento di Scienze Umane Paolo Augusto Masullo e con la presentazione al pubblico delle finalità socio-culturali del progetto da parte della dott. Gloria Basanisi, referente dell’Associazione.

 

In seguito, la mattinata è stata arricchita dall’intervento del prof. Iain Chambers, docente ordinario di Studi culturali e postcoloniali del Mediterraneo all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, il quale ha illlustrato alla platea – attraverso un discorso trasversale sulle tematiche prese in esame – in che modo queste ultime possano essere applicate allo spazio geografico e concettuale del Mediterraneo. Successivamente, il sociologo e fotografo Marco Tancredi ha presentato la sua mostra fotografica Human (P)rights, ponendo l’attenzone sulle problematiche inerenti all’identità di genere e delle discriminazioni LGBTQIA, in stretta sinergia con l’intervento della vicepresidente Arcigay Basilicata Antonella Giosa, la quale ha presentato l’operato dell’associazione in territorio lucano e ha letto la lettera di un giovane conterraneo emigrato a causa di discriminazioni sul proprio orientamento sessuale.

Nel pomeriggio Mariafilomena Anzalone, docente di Filosofia morale dell’Ateneo lucano, ha tenuto un intervento sulla filosofa statunitense Judith Butler, restituendone un’immagine vivida e ponendo alcuni notevoli spunti sull’approccio queer alle questioni di genere. La giornata si è conclusa con una tavola rotonda tra studenti e professori, a partire dal testo di Virginia Woolf “Una stanza tutta per sé”.

 

La seconda giornata – intitolata “Alterità e paura” e moderata dal prof. Maurizio Martirano, docente di Storia della filosofia presso l’Ateneo lucano, presso la Sala Riunioni del CLA – ha indagato il sentimento emozionale-passionale della paura in relazione agli atti discriminatori. Sono intervenuti la prof.ssa Donata Violante (Storia romana) sulla problematica della cittadinanza in epoca imperiale; il prof. Francesco Panarelli (Storia medievale) sulla marginalità della figura degli eunuchi; il prof. Fulvio Delle Donne (Storia medievale) sulla discriminazione delle popolazioni non cattoliche nell’Italia meridionale; il Direttore di Dipartimento Paolo Augusto Masullo (Antropologia filosofica) sulla questione filosofica della paura tra Cartesio e Thomas Hobbes; e l’On. Eleonora Forenza, europarlamentare e ricercatrice, la quale ha unito il discorso della critica femminista a quello del ‘dispositivo frontiera’. Successivamente, è stato proiettato il film tedesco “Goodbye, Lenin!”, introdotto dalla dott. Morgana Bruno, Vicepresidente dell’Associazione “UNIDEA”, e seguito dalla seconda tavola rotonda sui temi dell’identità europea, delle discriminazioni razziali e delle emergenze migratorie del Mediterraneo, il nuovo ‘cimitero liquido’.