Meno risorse per l’agricoltura in Basilicata dal Budget UE 2021-2027

Lomuti, Cillis e De Bonis (M5S): "Gravissimo il taglio operato a discapito delle regioni del Sud"

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“Riteniamo gravissimo il taglio operato a discapito delle regioni del Sud e specialmente sull’agricoltura operato in sede di definizione del budget dell’Unione Europea per gli anni 2021- 2027. Una scelta per la quale la Basilicata pagherà un duro prezzo”. E’ dura la stroncatura dei tre senatori lucani del MoVimento 5 Stelle Arnaldo Lomuti. Saverio De Bonis e Luciano Cillis.
“A fronte del gap provocato dalla Brexit – spiegano i senatori – e dell’esigenza di finanziare nuove priorità politiche dell’Unione, Bruxelles propone sul fronte dei tagli, che i finanziamenti a favore della Politica agricola comune e della Politica di coesione subiscano una riduzione per tener conto delle nuove realtà di un’Unione a 27. I tagli previsti ammontano a circa il 5% per la Politiche Agricole (4% per i pagamenti diretti). Per la Basilicata significherebbe un taglio tra i 20 e i 25 milioni di euro (tra i 2,5 e 3 milioni di euro l’anno)  per il Piano di Sviluppo Rurale, sulle prossime dotazioni finanziarie che riguarderanno l’agricoltura.
Ciò che colpisce tuttavia è che il Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 presentata in questi giorni  dalla Commissione europea, pari a 1.135 miliardi di euro, vede meno fondi per Politiche Agricole Comunitarie e Coesione ma parallelamente prevede nuove risorse per la difesa. Questa scelta, oltre ad essere incompatibile con gli stessi obiettivi e valori sanciti  nel trattato di Lisbona, volti alla promozione della pace e del benessere dei cittadini, è un ulteriore spinta alla marginalizzazione dei territori più svantaggiati che si trasformano sempre più in periferia dell’Unione, mentre la nostra classe politica imbelle sta a guardare in silenzio.”
“Ci auguriamo – terminano i parlamentari 5 stelle – che il Governo italiano e quello regionale facciano valere un sussulto di dignità e impediscano una decisione che per la Basilicata e i nostri agricoltori si trasformerebbe in una condanna. Una sconfitta che non possiamo permetterci”

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