Concorsi con tracce svelate in anticipo e punteggio stabilito a tavolino. Il ruolo dell’ex dg dell’Asp Giovanni Bochicchio

Indagato anche l'ex direttore dell'Asp, e attuale dg del Crob, per il concorso per la copertura di un posto di dirigente amministrativo indetto dall'Azienda sanitaria di Matera

Tra gli indagati a piede libero dell’inchiesta sulla sanità lucana che nella giornata del 6 luglio ha portato a 22 arresti c’è anche Giovanni Bochicchio, ex direttore dell’azienda sanitaria di Potenza e attuale Dg del Crob di Rionero.

Il filone in cui è indagato è quello sul presunto taroccamento del concorso per la copertura di un posto di dirigente amministrativo indetto dall’Azienda sanitaria di Matera con delibera del 24 dicembre 2015.

Bochicchio, scrive il gip nell’ordinanza, nella sua qualità di direttore dell’azienda sanitaria di Potenza, e in concorso con altri indagati avrebbe fornito in anticipo le tracce dei temi della prova pratica di concorso a tre candidati: Vito D’Alessandro, Alessandra D’Anzieri e Luigi Fruscio (tutti e tre finiti ai domiciliari) per la copertura di un posto di dirigente amministrativo indetto dall’Azienda sanitaria di Matera con delibera del 24 dicembre 2015.

Con attribuzione “a tavolino” del punteggio – scrive il gip – si sarebbe determinata la vincita del concorso per D’Alessando e il posizionamento “utile” in graduatoria per gli altri due concorrenti per consentire loro di beneficiare dello scorrimento delle graduatorie ed essere assunti in altre strutture sanitarie pubbliche della Basilicata determinando per i tre candidati un un vantaggio patrimoniale ingiusto consistito nell’assunzione con la qualifica dirigenziale.

L’esito favorevole ai tre candidati, sarebbe stato determinato grazie alla collaborazione di Maria Benedetto (finita in carcere), direttore amministrativo dell’Asm e presidente della commissione di concorso, Maddalena Berardi, direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera San Carlo e componente della commissione d’esame (finita ai domiciliari), Davide Falasca, dirigente amministrativo dell’Aor San Carlo componente della commissione e Ferdinando Vaccaro collaboratore tecnico dell’As esperto di informatica componente aggiuntivo della commissione esaminatrice che avrebbero eseguito le direttive loro impartite dal presidente della Giunta regionale Pittella, dal direttore generale dell’Asm Quinto, dal direttore dell’Asp Bochicchio e dal dirigente Montanaro (anche lui indagato a piede libero)

Benedetto Maria- spiega il gip- d’accordo con Quinto avrebbe invitato il candidato D’Alessandro a esprimere preferenze per i temi della prova pratica, avrebbe poi stabilito i temi della prova passando le tracce a D’Alessandro che a sua volta sarebbe stato incaricato di passarli a D’Anzeri. Mentre il dirigente Montanaro li avrebbe forniti a Fruscio dopo averli chiesti e ottenuti dalla stessa Benedetto.