Alluvioni e calamità. “Bisogna intensificare prevenzione”

La nota congiunta di Uila e Uila

Più informazioni su

A cinque anni dal tragico alluvione nel Metapontino e dopo la recente tragedia in Calabria provocata sempre da alluvioni e fenomeni di dissesto del suolo il progetto di “Rilancio per la tutela e valorizzazione del patrimonio forestale regionale” sostenuto dall’intesa che i sindacati confederali regionali e di categoria hanno sottoscritto con la Regione è il percorso da seguire e consolidare per attuare efficaci misure di prevenzione contro le continue calamità naturali specie in piena stagione autunnale”. A sostenerlo sono i segretari regionali della Uil Carmine Vaccaro e della Uila Gerardo Nardiello ricordando tra gli elementi principali dell’accordo che tutti gli addetti delle diverse platee ( L.42, Green River, Ivam, Vie Blu, Lsu Pollino, ex UTB) che insistono sul settore sono stati accorpati in una platea unica e tutti gli addetti dovranno raggiungere la 151 giornate a testa.

“L’obiettivo strategico – aggiungono i dirigenti della Uil e Uila – è quello di saldare l’occupazione, superando la storica precarietà, consentendo a circa 3400 operai di avere un incremento importante di giornate e la certezza della puntualità dei pagamenti, con un programma di opere per dare valore all’intero sistema ambientale e forestale lucano, in modo da realizzare un progetto organico di valorizzazione della risorsa bosco. Un progetto che rappresenta una grande opportunità di nuova occupazione specie tenendo conto dell’età media piuttosto alta dell’attuale organico dei lavoratori lucani idraulico-forestali. Ma proprio per rispondere con più efficacia alle frequenti calamità naturali non dobbiamo fermarci qui. Siamo convinti – dicono Vaccaro e Nardiello – che in Basilicata sia necessario dare corpo e radicare progettualità di grande carica innovativa nelle diverse filiere agroforestali: da quella del legno a quella delle biomasse, dell’utilizzo del sottobosco, della ripresa della forestazione produttiva e protettiva per arrivare al turismo sociale ed all’utilizzo dei crediti di carbonio. A partire da una messa a valore dei beni demaniali regionali e comunali, con particolare attenzione a quei Comuni che già hanno dimostrato di impiegare, a fini multipli, le proprie risorse ambientali.

Confortati da esperienze pilota in altre regioni e da modelli già consolidati, possiamo fare della Basilicata una “best practice” nel comparto idraulico-forestale a condizione che si lavori per l’attuazione di un sistema di valorizzazione delle risorse forestali che consente di mantenere ed organizzare una platea vasta ed organizzata di lavoratori.
La forestazione ha la necessità di vedere la messa in campo di una riforma caratterizzata  dal coraggio, dalla trasparenza legate ad una riforma vera basata sul superamento dei livelli attuali di competenze che, nei fatti come più volte denunciato, frenano e smorzano ogni tentativo di snellimento del percorso.
Noi riproponiamo con forza il modello dell’Agenzia che altro non è che una nuova idea di corretto e più snello funzionamento del settore legato allo promozione ed attuazione di progetti multifunzionali che abbiano al centro un’anima produttiva che sperimenti subito il nuovo modello nel mondo agroforestale lucano. Si cambi passo e si avvii e si consolidi un nuovo processo di sviluppo incentrato sulla valorizzazione moderna e avanzata dei “beni comuni” con la partecipazione, il coinvolgimento e la condivisione di tutte le parti interessate”.

Più informazioni su