Elezioni regionali e Tar, Ancac: “Posizione assunta dalla Regione è strumentale”

Gentilesca: "Battaglia che va contro qualsiasi interesse della comunità lucana"

Con l’udienza del 19 dicembre dinanzi al Tar di Basilicata si è svolta la discussione del ricorso presentato avverso il Decreto del Vicepresidente della Giunta Regionale della Basilicata n. 260 del 20 novembre 2018 mediante il quale sono state indette le elezioni del Presidente e del consiglio regionale per il giorno 26 maggio 2019, afferma l’avvocato Franco Gentilesca promotore dell’iniziativa in qualità di Consigliere Comunale di Ruoti e di rappresentante dell’Associazione Nazionale Consiglieri ed Assessori Comunali – A.N.C.A.C. attraverso il ricorso presentato dall’avvocato Luca Lorenzo.

In udienza – afferma Gentilesca – il collegio giudicante aveva accolto la proposta e dato la propria disponibilità alla definizione del giudizio con una sentenza breve, però a questa possibilità la Regione Basilicata si è opposta in modo del tutto dilatorio e strumentale, rilevando che in uno dei tre riscorsi non fosse trascorso il tempo necessario per giungere ad una decisione, cercando così di rinviare la decisione ed evitare una sentenza immediata. Il collegio pertanto ha rinviato la discussione al 9 gennaio prossimo quando, peraltro, ha già preannunciato che deciderà con sentenza breve.

Riteniamo questa posizione dei legali della Regione – prosegue Gentilesca – solamente un pretesto per non giungere ad una probabile sentenza negativa nel merito che veda inevitabilmente bocciato l’atto posto in essere dalla Vicepresidente della Regione Basilicata Flavia Franconi, atto che come abbiamo rappresentato nel nostro ricorso appalesa un chiaro eccesso di potere basandosi su una erronea valutazione del D.L. 98/2011.

La Regione Basilicata sta portando avanti in questa situazione – concludono l’A.N.C.A.C e Gentilesca – una posizione illogica in una battaglia che va contro qualsiasi interesse della comunità lucana che resta ostaggio di un governo di fatto in carica a pieni poteri ma nei fatti non più legittimato da un voto popolare scaduto da ben oltre un mese. Siamo certi che, anche se questo rinvio darà ancora venti giorni di autonomia al Consiglio Regionale, il nostro ricorso verrà accolto facendo sì di ridare nel più breve tempo possibile la parola alle urne per poter tornare ad avere un governo eletto prima del maggio 2019.