La Basilicata ha bisogno di un’agricoltura libera

Altragricoltura e Liberiagricoltori parteciperanno agli Stati generali dell'agricoltura

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“La regione ha  prima di tutto il dovere (e dunque il diritto pieno) di fare un bilancio sulle attività svolte nella legislatura e di aprire un confronto sulla prospettiva che si apre con la nuova pac; le polemiche pre elettorali non ci interessano e sono dannose per il mondo agricolo cosi come non comprendiamo la posizioni di organizzazioni come la Coldiretti che, essendo un sindacato agricolo (a suo dire maggioritario ma comunque di grande peso per la posizione che occupa direttamente e indirettamente nella gestione di Enti Regionali di indirizzo e gestione) dovrebbe assumere le proprie responsabilità nella crisi dell’agricoltura produttiva di Basilicata avendo condizionato, condiviso e avallato in maniera determinante negli anni tutte le politiche e le scelte.

Evidente, al contario, il tentativo di rifarsi la verginità e la strumentalità politica malamente nascosta dal gioco allo scaricabarile che annuncia la non partecipazione come se in questi anni chi ha rappresentato il mondo agricolo non fosse corresponsabile della condizione di degrado in cui vivono le aziende agricole lucane ” ha dichiarato Gianni Fabbris coordinatore nazionale della Confederazione Altragricoltura e componente la Presidenza Nazionale nonché Presidente Regionale della Confederazione LiberiAgricoltori annunciando per domani (5 dicembre 2018 ore 9.30 P.zza V. Veneto) a Matera una Conferenza stampa per spiegare perché e come Altragricoltura e LIberiAgricoltori saranno presenti all’iniziativa degli Stati Generali dell’Agricoltura Lucana convocati dalla Regione per il 6 e il 7 dicembre a Matera.
“Piuttosto, ci saremmo aspettati, nel merito, un altro approccio rispetto a quello che fin qui traspare dalla convocazione della Regione e per cui, speriamo, ci siano ancora spazi di rimedio. Avremmo voluto un approccio capace di raccogliere le novità di cui il comparto agricolo lucano (che è comunque in crisi) merita,  sia in termini di modello economico e produttivo, sia per risolvere la lalagestione degli Enti e la scarsa qualità dei servizi, sia nella sua capacità di far uscire la questione rurale da una visione tecnicistica per farla diventare la grande questione sociale che é per una Regione come la nostra.

Si esce dalla crisi delle comunità rurali e delle imprese non con l’efficientamento delle norme, delle regole e delle pratiche che hanno guidato le istituzioni e il mercato fin’ora e che vedono il nostro Paese trasformato da grande luogo della produzione del cibo a piattafroma commerciale ma con il cambio degli orientamenti di fondo e togliendo i molti cappelli delle lobbies speculative e parassitarie  che si sono nutrite del rapporto con la politica” aggiunge Gianni Fabbris, sottolineando che “la via da seguire è il coinvolgimento pieno delle forze produttive, economiche e sociali libere e sane della Regione nello sforzo di recuperare ruolo e funzione alla vocazione naturale alla produzione ed ai servizi agricoli per un progetto che restituisca centralità alla produzione, al lavoro, al rispetto ed alla tutela del territorio”.
Aggiunge Fabbris: “E’ con questo spirito che, finalmente, annunciamo per gennaio la convocazione degli stati generali regionali della società civile lucana impegnata nelle aree rurali, in agricoltura, nel mondo della ricerca e dei tecnici, del lavoro dipendente, dei cittadini fruitori, delle comunità come spazio aperto alle realtà ed alle persone libere per dare vita ad un Forum Indipendente che, fra l’altro, lavorerà a mettere in campo due strumenti di innovazione vera: una legge regionale sulla sovranità alimentare (in cui ridefinire gli obiettivi per il rilancio dell’agricoltura e dell’agroalimentare lucani) e  un osservatorio indipendente sulle politiche agricole regionali.”

La legge regionale sulla Sovranità Alimentare ha l’obiettivo di definire il percorso per rimettere al centro delle scelte sociali e politiche una modalità di approccio ai cicli di produzione, distribuzione e fruizione del cibo e dei servizi collegati alla terra fondando le scelte economiche, di impresa e di sviluppo sulle caratteristiche delle nostre terre anche per rimediare ai gravissimi danni indotti da modelli agroindustriali imposti e fallimentari.
L’osservatorio indipendente sulle politiche agricole regionali sarà, concretamente, un modo per rompere con le vecchie pratiche della politica di celebrare le proprie iniziative senza un cointradditorio credibile e reale.

L’Osservatorio Indipendente (che si costituirà sulla base di fondamenti scientifici e raccolta di dati oggettivi con metodi trasparenti e tecnicamente obiettivi anche grazie al valore di quanti lo comporranno) sarà lo strumento con cui le imprese e la società civile e dei tecnici darà “le pagelle” alle azioni istituzionali della Regione e del Governoproducendo periodicamente un “Rapporto sullo Stato dell’Agricoltura Lucana”.
Sono due contributi di innovazione cui Altragricoltura e LIberiAgricoltori stanno lavorando da tempo e che ormai sono maturi da essere messi in campo.
Ancora Fabbris: “Abbiamo l’obiettivo di promuovere emancipazione e spazi di libertà, di contribuire a rompere la cappa di piombo del sistema burocratico e di malagestione degli Enti che pesa su chi lavora la terra, condizioni fondamentali per recuperare il ruolo della nostra agricoltura ad un futuro positivo. Con questo spirito saremo il 6 e il 7 agli stati generali dell’Agricoltura Lucana, non perché siamo a favore o contro la gestione Regionale ma con la speranza di ascoltare le parole dell’innovazione che consideriamo fondamentali: quelle che, invece di riproporci quanto fatto autocelebrando l’esistente ci parli della consapevolezza del tanto da fare e dei cambiamenti che servono per garantire che lo sforzo di chi lavora la terra (come agricoltore o come bracciante) abbia ancora e finalmente un senso.  Se le ascolteremo, non mancheremo di dare il nostro contributo a prescindere dalle valutazioni di ogni genere di natura politica, perchè nel fare sindacato, ci guida uno spirito comunque concreto. Uno spirito che non concede sconti alle responsabilità istituzionale ma non indulge alla strumentalità politica di ogni genere. Se non le ascolteremo, trarremo le conseguenze, come abbiamo sempre fatto”.
Nella Conferenza stampa di domani alle ore 9,30 in Piazza Vittorio Veneto all’Affaccio Guerricchio, sarà distribuito il documento/appello che invita a partecipare al percorso per gli Stati Generali della Società civile per l’Agricoltura Lucana. 

Altragricoltura Confederazione per la Sovranità Alimentare

Confederazione Liberiagricoltori

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