Cambio al vertice dell’Unione Lucana del Lagonegrese. Manfredelli nuovo presidente

Subentra al sindaco di Nemoli Domenico Carlomagno e come previsto dallo statuto resterà in carica per un anno

Cambio alla presidenza dell’Unione Lucana del Lagonegrese. Lunedì pomeriggio, nella sede dell’ente a Lauria, il consiglio dell’Unione ha eletto presidente Antonio Manfredelli, sindaco di Rivello. Manfredelli subentra al sindaco di Nemoli Domenico Carlomagno e come previsto dallo statuto resterà in carica per un anno.

Nel corso dell’assemblea, il presidente uscente Carlomagno ha ripercorso le linee fondamentali dell’azione condotta alla guida dell’ente. 

«Permanendo l’indebolimento delle Province, soppresse le Comunità Montane, l’Unione continua a rappresentare una ipotesi credibile di governance territoriale, da rendere adeguata, sostenibile e concreta attraverso una rinnovata e sinergica azione tra tutti gli attori coinvolti, dal Governo centrale, alle Regioni, agli Enti Locali interessati» ha dichiarato Carlomagno che ha ricoperto la carica rinunciando a compensi e rimborsi spese. «Nonostante le varie difficoltà riscontrate nel corso del 2018, è stata data continuità all’azione amministrativa – ha ribadito Carlomagno – Grazie al lavoro volontario e completamente gratuito del personale comunale, l’Unione ha continuato ad erogare il servizio di Centrale di Committenza, garantendo la gestione di ben 32 procedure di gara a servizio dei comuni richiedenti e rendendo possibile un investimento sul territorio di circa 20 milioni di euro in infrastrutture, servizi e forniture».

L’unione- ha sottolineato Carlomagno- ha continuato a svolgere funzioni di programmazione su temi di interesse comprensoriale. E’ stata programmata la candidatura dell’intervento di recupero e completamento di Palazzo Tedeschi per oltre 2 milioni di euro a cura del comune di Lauria, così come nell’ultimo biennio, la stessa Unione ha reso possibile la realizzazione di importanti lavori di manutenzione straordinaria del campo di calcio di Lauria Inferiore per l’installazione del “tappeto” in erba sintetica di ultima generazione.

Alle richieste di contribuzione per il funzionamento dell’ente, è stata affiancata la proposta di ottenere presso l’Unione la gestione di servizi in materia forestale, in particolare quello relativo al taglio boschi. «L’esercizio della delega comporterebbe trasferimento di risorse e personale e costituirebbe utile occasione per l’avvio della strutturazione di una organizzazione che, ancora oggi, si attesta su due sole unità lavorative provenienti dalla ex Comunità Montana».

Carlomagno ha chiuso la relazione ricordando l’iniziativa per la stipula di un protocollo di intesa con la Fondazione Nazionale Antiusura Interesse Uomo. «Con Don Marcello Cozzi, presidente della fondazione e i Sindaci dell’Unione- ha dichiarato Carlomagno – ci siamo incontrati più volte e abbiamo condiviso un percorso che ci condurrà a breve all’approvazione del protocollo finalizzato alla prevenzione del fenomeno dell’usura e alla tutela e all’assistenza per coloro che si trovano in difficoltà. L’ultima attività posta in essere ma sicuramente la più importante».