Due incidenti sulla Potenza-Melfi, la Uilm minaccia: “Non ci costringete a bloccare l’area industriale di San Nicola”

"Basta. E' una vergogna"

Due incidenti in poche ore. E’ questo il bilancio della mattinata di oggi sulla strada Potenza-Melfi, ancora una volta teatro di sinistri stradali che fortunatamente, in questo caso, non hanno causato morti. 

Il primo dei due incidenti ha coinvolto due auto all’altezza dello svincolo per San Nicola di Pietragalla, il secondo sulla diramazione che porta all’area industriale di Melfi. In entrambi i casi alcune persone sono rimaste ferite. Sul posto sono giunti i soccorsi del 118 Basilicata.

Sulla questione, interviene ancora una volta la Uilm Basilicata ricordando come “ai tanti appelli nessuna Istituzione regionale e comunale, sia intervenuta per evitare questo stillicidio”. E’ infatti lunga la conta dei morti sulla strada che collega il capoluogo di regione al Vulture Melfese.

Non è possibile-tuona il sindacato- non è assolutamente possibile, che si possa morire o anche ferirsi gravemente solo perché si deve, come fa ognuno di noi, adempiere ad un dovere: quello di andare a lavorare. L’unica cosa che è stata fatta nel frattempo è mettere in campo l’avidità delle Istituzioni, dei Comuni, delle società specifiche relative ai tutor e/o della video sorveglianza come se il problema della sicurezza stradale fosse solo colpa di chi guida, dei limiti di velocità; si è fatto semplicemente cassa alle spalle dei lavoratori, dei cittadini, che pagano regolarmente le tasse per avere quei servizi indispensabili che sono necessari in qualsiasi cultura democratica.

Ma non bastano quelle tasse, è necessario tartassare di più perché le nostre Istituzioni sono in grado di mettere in campo solo quello… intanto si continua a morire, nel silenzio assoluto di chi invece ha il dovere non solo morale, non solo etico, ma soprattutto attribuito dalla nostra Costituzione, dalle nostre norme, di tutelare un patrimonio, il patrimonio: la cittadinanza.

Denunciamo ancora una volta -aggiunge la Uilm- lo stato di abbandono di questa strada, la strada della morte, una delle arterie più mortali a livello nazionale. E per questo metteremo in campo tutte le azioni necessarie, non solo legali che possano tutelare i lavoratori, i cittadini e dare un senso alla vita, alla vita di ognuno di noi.

Non ci costringete a bloccare e a chiudere l’area industriale di San Nicola di Melfi perché se non verranno prese serie e concrete azioni risolutive, nella bilancia ipotetica tra la vita e il lavoro sceglieremo sempre la vita e per questo metteremo in campo quelle azioni che vadano incontro alla tutela della vita dei lavoratori”.