Caro segretario della Uiltucs…la tua missione è difendere i lavoratori che subiscono soprusi

La missiva di un lavoratore sul significato di "sindacato"

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Domenico Chetti, lavoratore licenziato della Venum 3.0 di Potenza, al segretario generale della Uiltucs Basilicata, Rocco della Luna.

“Buongiorno Rocco Della Luna, probabilmente concorderai con me se ti dico che la prima regola da rispettare per essere una persona seria e, successivamente, un buon sindacalista, sia essere coerente con se stessi e con il lavoratore. Ritengo che un uomo si distingua per il coraggio delle proprie idee, giuste o sbagliate che siano, legittime o illegittime che siano. Io non mi ritengo la persona più diplomatica del mondo, ma quando prendo una decisione o una strada, sono pronto a tutto per sostenere le mie idee

La missione di un sindacalista è di difendere i lavoratori che subiscono soprusi da parte dei datori di lavoro. Il sindacalista che, oggi, fa la differenza è colui che è in grado di assumersi delle responsabilità, sapendosi dare una prospettiva di impegno.

Assumere un impegno con i lavoratori significa accettare il rischio di uscire allo scoperto, di uscire dalla routine, di abbandonare facili porti sicuri e protetti dalle burrasche, per dare un senso più alto, una nuova e più profonda motivazione alla propria presenza nella società, portando sempre risultati concreti ai lavoratori.

Si tratta di una vera e propria missione, basata su un costante confronto con le vicende quotidiane, che non deve mai essere tradita, se vuole davvero ritenersi un vero sindacalista

Personalmente ritengo che l’impegno sindacale richieda delle continue testimonianze di coerenza: il “buon sindacalista” deve dire e fare in trasparenza, deve sapersi confrontare a viso aperto, deve dimostrarsi realista, concreto, capace di sintesi, capace, sempre, di superare gli interessi particolari a difesa dell’interesse generale. Non deve fare l’errore di abbandonarsi all’inseguimento dei sogni impossibili o progetti privi di un concreto riscontro. Il realismo, che chiama a scegliere, la responsabilità, che impone di non eludere i doveri, lo spirito di sacrificio, che forgia il temperamento, la capacità di non farsi logorare da dispute astratte, sono le vere ancore del successo di una nuova prospettiva di impegno.

Il successo non scontato dipende, essenzialmente, dal saper chiamare i lavoratori per essere con loro. Il sindacalista ha un solo compito, quello di verificare se gli accordi del contratto di lavoro siano rispettati e in caso contrario lottare al fianco del lavoratore per affermare i suoi diritti! Deve, altresì, offrire assistenza legale e documentazione necessaria al lavoratore. Mi auguro tu possa far tesoro delle spicciole nozioni riportate in questa lettera e qualora qualcosa non ti fosse chiara mi troverai sempre pronto per un costruttivo confronto.

Con alcuna stima”

Domenico Chetti

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