L’Arpab non può continuare a essere strumento nelle mani della politica. L’appello della Uil Fpl all’assessore all’Ambiente

Il sindacato chiede di aprire subito un tavolo

Nell’augurare buon lavoro al neo assessore all’Ambiente, Gianni Rosa, la Uil Fpl ritiene fondamentale aprire da subito un confronto serio e costruttivo, al fine di poter risolvere le tante questioni che riguardano i temi dell’ambiente e quelle relative ai lavoratori Arpab entrando principalmente sul delicato tema della sua “mission”.

A tal proposito, occorrerà da subito, a parere della scrivente, modificare la vecchia legge Regionale N° 37 del 24/09/2015 e sancire una volta per tutte che il controllo dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente dovrà essere un organismo autonomo e non uno strumento nelle mani della politica.

Non dovrà più accadere a parere nostro, che il presidente della Regione nomini ancora il Direttore Generale di Arpab in un ambito di competenze professionali vaghe. In passato, per esempio, ci siamo ritrovati un dirigente sanitario esperto in gestione del personale e così via. Nella vecchia legge, inoltre, non compaiono parole come “imparzialità” o “ terzietà” nelle funzioni di controllo ambientale. Viene citato solo una volta il decreto legislativo 152/2006 (la bibbia del settore ndr) mentre è da lì che dovrebbe passare una riforma seria su Arpab. Come si può rinnovare l’Arpab se non abbiamo sviluppato ancora l’idea di cosa debba essere questo ente? Se non diventerà un ente terzo ed indipendente, diventerà solo uno dei tanti enti inutili.

All’art.21 della legge 37/2015, infatti, è riportato che l’incarico di Direttore Generale sarà conferito ancora dalla giunta regionale. Non si parla quindi né di “concorsi pubblici” e, cosa ancora più grave, né di comprovate e pertinenti competenze tecniche dei candidati. Il Direttore Generale dovrebbe avere una comprovata esperienza nei settori della medicina del lavoro o dell’ eco-tossicologia, dell’epidemiologia, della micro-biologia, non essere una figura generica. Scarse le idee contenute nella legge sui motivi di revoca dell’incarico e sulle funzioni del Direttore, mai un accenno a gravi responsabilità in materia di comunicazione od omesso controllo ambientale che dovrebbero portare all’immediata revoca dell’incarico.

Come Uil Fpl, inoltre, diciamo “no” al personale interinale in detta Agenzia. Su questo tema la nostra valutazione è stata sempre coerente non condividendo in delegazione trattante queste scelte. Infatti, la legittimità del superamento del limite del 20%, contrattualmente previsto in ordine ai contratti di somministrazione ed ai contratti a tempo determinato, non è stata affatto acclarata espressamente né dall’Aran, né dalla Funzione Pubblica, diversamente da ciò che ha avuto tutto l’interesse a sostenere l’Arpab.

Ad oggi, dunque, l’Agenzia ha prorogato i contratti in somministrazione superando i limiti contrattualmente previsti, sulla base di accordi sottoscritti, ma mai onorati. Abbiamo bisogno di personale strutturato con procedure concorsuali per dare opportunità ai tanti giovani lucani affinché l’ente possa essere messo nelle condizioni di svolgere a pieno i dovuti controlli,cosa che non può fare oggi con il personale interinale. La scrivente, infine, fa presente che ai dipendenti è stata riconosciuta la produttività relativa agli anni 2014-2015,con varie sentenze favorevoli del Giudice del Lavoro in primo grado, ma l’Arpab è ricorsa in Appello. Su questi validi argomenti, la Uil Fpl, nella distinzione dei ruoli e delle responsabilità, è disponibile già da subito ad un confronto.

Bisaccia Stefania, Montagnuolo Egidio RSU UIL FPL ARPAB

Giuseppe Verrastro Segretario Regionale Aggiunto UIL FPL