Vito Bardi imbarazzante, opposizione di sinistra all’attacco, M5S insipido

La seduta del Consiglio regionale di ieri 6 giugno ha replicato il nulla

Nella seduta del Consiglio regionale di ieri 6 giugno, si sarebbe dovuto dibattere sulla relazione programmatica del presidente Bardi illustrata nella seduta del 26 maggio. Tuttavia, la discussione si è arenata sul nulla, poiché di programmatico nella relazione del presidente c’era il nulla. Così il confronto ha messo al centro dati statistici, numeri, per dimostrare gli uni (l’opposizione di sinistra) il buon lavoro svolto dalla precedente amministrazione Pittella, e gli altri, l’attuale maggioranza, per dimostrare esattamente il contrario.

La sostanza delle questioni rinviata alla discussione sul Piano strategico. “A breve – ha detto il presidente – avremo un piano strategico, che avrà contenuti e che avrà anche quei numeri che tanto professa l’opposizione.” Bardi rilancia sempre la palla, ogni volta c’è un’altra volta a cui rinviare la resa dei conti sul programma.” Dimostreremo”, “faremo”, la coniugazione al futuro dei verbi è diventata la cifra dei discorsi del presidente. I toni e le argomentazioni usati hanno uno sfondo paternalistico dal sapore borbonico. Bardi parla come se si trovasse in un salotto a consumare un aperitivo insieme con altri interlocutori, in modalità chiacchierata. Minimizza e banalizza questioni serie con una tattica tutta salviniana e argomenta le indecisioni con un metodo tutto berlusconiano. Insomma, anche questa volta non ha convinto.

E neanche i consiglieri di maggioranza ci hanno convinto con la loro “difesa d’ufficio” del presidente. Banalità, slogan, e anche steccate di inopportuna arroganza contro le opposizioni. Contenuti zero, e qualche affermazione ridicolmente imbarazzante come quella del consigliere Baldassare su aria e sole.

L’opposizione di sinistra, favorita dall’esperienza e dalla conoscenza dei meccanismi amministrativi, ha dimostrato anche questa volta uno spessore politico e contenutistico più alto sia della maggioranza sia dell’opposizione pentastellata.

I Consiglieri del M5S hanno svolto interventi didascalici, insipidi, dando la sensazione di non essere in grado di fronteggiare la nuova stagione di Bardi e compagni. Giusta e sensata la mozione per l’avvio di una Commissione di inchiesta sull’eolico selvaggio. Sarebbe stato opportuno, però, proporre già in quella sede le funzioni, i compiti, i poteri e gli obiettivi della Commissione. I consiglieri del M5S hanno a disposizione un documento dettagliato di proposte, di azioni, di politiche che può agevolarli nel loro lavoro in Consiglio. Si tratta del programma elettorale con cui hanno affrontato la sfida del 24 marzo. Quel programma dovrebbe essere, anche per coerenza, la loro bussola, il loro cruscotto di orientamento nell’azione politica di opposizione. Non bisogna inventarsi molto, basta essere coerenti con quanto predicato nella campagna elettorale e scritto in 150 pagine di proposte. Ieri i tre consiglieri grillini hanno dato la sensazione di avere la memoria corta. Quando Bardi parla di infrastrutture occorre sfidarlo sul piano d’azione contenuto nel programma del M5S. E se Bardi non parla di questioni di emergenza quali la povertà, il dissesto idrogeologico, il welfare, l’escalation criminale, occorre sfidarlo con le argomentazioni e le azioni contenute nel programma del M5S. Sarebbe strano assistere a un’opposizione vecchio stile in un quadro politico ed elettorale completamento mutato. E sarebbe colpevole un comportamento vecchio stile che tratta il territorio, gli elettori e i cittadini con sufficienza. Oggi non è più consentito ai consiglieri pentastellati di isolarsi nel loro palazzo e di evitare il confronto costante e diretto con i cittadini in un quadro di animazione politica territoriale.

In questa nuova legislatura regionale tutto lascia immaginare, al momento, che i frutti del lavoro di opposizione saranno raccolti a ceste dai gruppi di centro sinistra.