Vito Bardi e quel palazzo di vetro appannato

Il presidente della Basilicata aveva promesso massima trasparenza ma i fatti sembrano raccontare un’altra storia

Il peccato originale dell’ambiguità e dell’opacità è negli atti politici che avrebbero dovuto informare i lucani circa le intenzioni programmatiche della nuova Giunta. La relazione programmatica presentata in Consiglio regionale con ampio ritardo, è parsa molto scarna di contenuti, confusa e senza una chiara direzione. Il Piano strategico regionale non si sa che fine abbia fatto, nonostante i tempi, ai sensi dello Statuto, siano abbondantemente scaduti. Nel frattempo però alcuni atti, quelli di nomina, hanno avuto la precedenza su tutto il resto. E ciò è avvenuto in lungo e in largo. Sia nella sanità, sia in Consiglio Regionale, sia nel dipartimento della presidenza della Giunta.

Non appare un granché trasparente la nomina del direttore dell’Ufficio Stampa della Giunta. Una follia da 170mila euro, attestata con una delibera che non avrebbe – ci dicono fonti interne alla Regione – il visto di regolarità contabile. Il trattamento economico riservato al nuovo direttore, più 45% di aumento rispetto ai predecessori, ci lascia intendere che questo professionista sia nell’albo d’oro del giornalismo planetario. Insomma, adesso sappiamo che Bardi ama la procedura intuitu personae, procedura che di trasparenza nemmeno l’ombra.

Che dire dei personaggi che si aggirano nei palazzi di “vetro” a fianco e intorno al presidente Bardi? Che dire della stravagante gestione del Consiglio regionale dove ancora non si è capito chi è il direttore generale e dove, pare, si approvino rendiconti senza gli allegati?

A proposito di Consiglio regionale, lo sapevate che l’ex assessore e parlamentare del Pd perito agrario Vincenzo Folino risulta essere dipendente dell’ufficio legislativo e analisi delle politiche regionali nel dipartimento della Segreteria generale del Consiglio? Lo sapevate che nello stesso ufficio risulta dipendente l’ex sindaco, ex consigliere, ex presidente, ingegnere Vito Santarsiero del Pd? Lo sapevate che nello stesso ufficio risulta dipendente l’ex assessore regionale, ex assessore comunale, ex consigliere geometra Roberto Falotico? Tutti assunti in un ruolo ordinario, non adesso ma da un bel pezzo di anni.

Vi chiederete con quale concorso? Con quale procedura? Boh! Probabilmente assunti intuitu personae, la procedura cara a Bardi. È il Potere bellezza.