Autonomia differenziata: “La maggioranza ossequia Salvini e mortifica i lucani”

Braia e Polese: "Anche dalla Prima commissione arriva il no ad opporsi al regionalismo differenziato"

La maggioranza, nonostante i 50 minuti di attesa, non assicura i numeri per aprire la commissione, non si oppone a questa Autonomia Differenziata della Lega Nord e fa confusione procedurale, chiedendo di auto-commissariarsi”. Lo dichiarano i consiglieri regionali Luca Braia (AB) e Mario Polese (CD).

Arriva il no anche dalla prima Commissione riunita stamattina nei confronti delle opposizioni, oggi compatte compreso il Movimento 5Stelle – proseguono Braia e Polese – che chiedevano di opporsi a questa proposta di autonomia differenziata di marca Lega Nord e quindi di fare arrivare, per il tramite del Presidente Bardi, finalmente una posizione chiara si contrarietà assoluta della Basilicata al tavolo nazionale. Secondo uno studio dell’Università di Ferrara, infatti, questa autonomia scipperebbe ben 150 milioni di euro all’anno alla nostra regione.

Condivisa la nostra proposta di far continuare nella commissione l’istruttoria evitando il tavolo di lavoro di esperti che avrebbe certificato di fatto un commissariamento della commissione stessa, che ha già tra i suoi compiti le audizioni, gli approfondimenti e gli incontri.   

Tale proposta, ritirata dallo stesso Presidente, consentirà alla commissione stessa di programmare da settembre un cronoprogramma di audizioni di esperti ed esponenti – anche extraregionali  – utili a comporre un quadro di opportunità possibili per la definizione di una ipotetica autonomia conveniente per la Basilicata. Nella speranza che, nel mentre, non si siano già consumati altri atti, al netto delle evoluzioni politiche di queste ore che portano alla, probabile, fine di questo governo Lega/5Stelle o della legislatura.

È utile far notare che la prima commissione è stata convocata in data odierna, voluta fortemente dalla Maggioranza nell’ultimo Consiglio Regionale, dopo aver negato, prima assurda decisione di questo genere nella storia del consiglio di Basilicata, l’iscrizione della mozione che riproponeva la necessita di un Consiglio apposito. Questo a valle delle perplessità da noi raccolte di numerosi sindaci e dei Sindacati CGIL CISL e UIL unitamente al silenzio assordante del presidente Bardi e della sua maggioranza dal primo luglio ad oggi, quindi a distanza di 45 giorni. 

Abbiamo, con responsabilità fatto raggiungere il numero legale indispensabile a far cominciare i lavori praticamente ferragostani, coerentemente con la posizione già espressa più volte e la disponibilità a lavorare per la Basilicata, qualora fosse necessario, tutti i giorni del mese di agosto.

La Lega e la maggioranza che sostiene Bardi continuano a non dire nulla a difesa dei lucani, cincischiano, perdono tempo e appaiono incapaci di dire un no al “padrone Salvini” che, oltre a proporre di continuare a sfruttare la nostra terra mettendo le proprie mani sul petrolio, cerca anche di rubare la nostra dignità.”