Emissioni da impianto biomasse a Sant’Angelo Le Fratte. Rosa chiede monitoraggio foto

L'assessore regionale all'Ambiente chiede il controllo di tutte le potenziali fonti di inquinamento

Sulle emissioni dell’impianto a biomasse situato a Sant’Angelo Le Fratte interviene l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa.

Nei mesi scorsi i cittadini, che si erano costituti in comitato, aderendo all’associazione Ehpa Basilicata avevano denunciato, con un esposto alla Procura della Repubblica, presunte irregolarità nell’impianto e nella procedura amministrativa per la costruzione dello stesso. 

Nelle due denunce presentate, è stato anche evidenziato che dall’impianto, situato in località Isca-Pantanella, si sprogiona un forte odore di bruciato e una fuliggine bianca ben visibile poi su davanzali e auto. 

L’azienda titolare dell’impianto, la Tan Pellets International Lucania, ottenuta una prima autorizzazione per produrre pellet, aveva poi chiesto e ottenuto un’autorizzazione per poter trattare biomasse e produrre così energia. 

Oggi il responsabile dell’Ambiente ha fatto sapere di aver chiesto all’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente di valutare l’installazione, nei pressi dello stabilimento, di un sistema di monitoraggio permanente attuato tramite deposimetri e centralina mobile che misuri anche PM2.5 (Polveri sottili ndr)

Ho chiesto agli Uffici del Dipartimento e all’Arpab informazioni su una segnalazione del Comune di Sant’Angelo Le Fratte circa la presenza di fumi e emissioni inquinanti presumibilmente prodotta dall’impianto di produzione pellet con cogeneratore a biomasse, sito in c.da Isca”. Ad annunciarlo l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Gianni Rosa.

La segnalazione del Comune – aggiunge – è del marzo scorso. Data la mancanza di riscontri, ho ritenuto opportuno chiedere informazioni direttamente, rispetto ai controlli effettuati sulle emissioni e ho chiesto di valutare l’installazione, nei pressi dello stabilimento, di un sistema di monitoraggio permanente attuato tramite deposimetri e centralina mobile che misuri anche PM2.5”.

Il dovere di controllo di tutte le potenziali fonti di inquinamento – conclude Rosa – è dovere dell’Assessorato e ci stiamo impegnando affinché tutte le questioni in sospeso siano chiarite”.

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