Si perde nei boschi del Pollino, rintracciata nella notte dai carabinieri

Una donna calabrese aveva perso l'orientamento

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I Carabinieri della Compagnia di Senise sono riusciti a mettere la parola fine alla disavventura di una donna che nel pomeriggio di domenica 22 settembre si era smarrita nella fitta area boschiva del “Parco del Pollino”.

La donna, una 58enne, residente nel cosentino, ha perso l’orientamento in Località “Piano Visone” nel comune di Viggianello, dove era giunta insieme al marito ed al figlio minorenne per un’escursione.

Intorno alle 17.30, non appena è venuto meno il contatto visivo tra di loro, poiché di comune accordo la donna si stava avviando in direzione della loro autovettura, il giovane ha lanciato l’allarme, contattando telefonicamente il Numero Unico di Emergenza 112 dei Carabinieri, così da consentire alla Compagnia di Senise di effettuare un primo tentativo di geolocalizzazione del telefono della 58enne e attivare il piano predisposto dalla Prefettura di Potenza per affrontare tali emergenze.

In poco tempo si sono avviate le operazioni di ricerca da parte dei Carabinieri della Stazione di Viggianello e dei militari della locale Stazione Forestale, in collaborazione con i Vigili del Fuoco di Lauria e Terranova del Pollino, personale del Centro Soccorso Alpino Lucano di Chiaromonte e volontari del luogo.

La donna, costantemente rassicurata telefonicamente dai Carabinieri, è stata rintracciata verso le 22 in Località “Tempa di Mezzo” di Viggianello, dal personale del Soccorso Alpino.

Sino a quel momento la stessa non era riuscita a dare un’indicazione precisa circa il luogo raggiunto, risultato poi essere diametralmente opposto rispetto a quello in cui era stata parcheggiata qualche ora prima la macchina, né tantomeno ad eseguire le indicazioni telefoniche fornitele per consentire la lettura/risposta tramite sms inviatole, così da ricevere le relative coordinate Gps per stabilirne l’esatta posizione.

Tra l’altro, a causa della folta vegetazione dell’area circostante, la scomparsa non riusciva a scorgere in lontananza i lampeggianti delle pattuglie dei Carabinieri, né a sentire l’attivazione dei loro dispositivi acustici, risultando vano anche il tentativo di accendere un fuoco per farsi individuare.

All’esito delle attività la donna è stata ritrovata in buono stato di salute, nonostante lo spavento e la situazione di allarme che si era alimentata col trascorrere del tempo, ed è ha così potuto riabbracciare i familiari

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