Carcere di Melfi, l’Osapp segnala violazioni e scrive al Capo del Dap

La nota del segretario generale Beneduci

Come è noto, il tuttora vigente Accordo Nazionale Quadro, al pari dei Protocolli d’Intesa Regionale (Distrettuale) e dei Protocolli d’Intesa, frutto di condivisione, lavoro e confronto tra le Parti anche se datati e abbisognevoli di aggiornamento, esplicitano dettagliatamente quali siano i diritti/doveri lavorativi in ordine alle materie ammesse a contrattazione, secondo i principi di equità e trasparenza e quali siano gli adempimenti da porre doverosamente in essere a cura degli Organi componenti la Parte Pubblica; tale valutazione di carattere generale appare del tutto avulsa dal reale andamento sia dei rapporti tra le parti e delle regole di gestione del Personale per ciò che riguarda la Casa Circondariale di Melfi in cui ci “si permette” di contravvenire a qualsiasi tipo di norma vigente pattizia mettendo in atto le inadempienze di seguito indicate.

Irrazionale distribuzione del lavoro straordinario. Risulta a questa O.S. che il lavoro straordinario nella maggior parte dei casi in Melfi non sia convalidato da apposite relazioni di servizio né sia giustificato nel rispetto della vigente normativa e venga effettuato anche dove non previsto o non ve ne sia esigenza.

L’ingiustificata e non concordata movimentazione interna fra i vari uffici senza che vi sia un titolo legittimante, ovvero l’emanazione/aggiudicazione di apposito interpello interno con concomitante diffusione della relativa graduatoria.

Sono state integrate n°2 unità di personale femminile (appena arrivate dal corso) in posti fissi senza interpello e senza comunicazione fatta alle OO.SS., di cui una unità in un posto neanche previsto dal P.I.L., e si è a conoscenza che si vorrebbe attuare lo stesso metodo con altra unità femminile in altro posto fisso.

Contraddittoria effettuazione di lavoro straordinario da parte di Personale malgrado le limitazioni disposte del Medico del Lavoro. Conosciamo bene l’importanza della figura del Medico del Lavoro che sancisce, in alcuni casi e dove previsto, le limitazioni/prescrizioni sull’impiego del Personale e a tal riguardo l’attuale Direttrice dell’istituto penitenziario di Melfi ha emanato disposizioni in ordine al fatto che chi, per motivi di salute, sia in attesa di essere sottoposto a visita presso la Commissione Medica Ospedaliera, non debba effettuare lavoro straordinario e possa essere impiegato solo presso determinati di posti di servizio, peraltro tale disposizione nei fatti risulta vigente solo per alcune unità mentre per altre unità, in analogia di requisiti e di condizioni, non continuano ad autorizzarsi e retribuirsi prestazioni di lavoro straordinario, ma si prosegue nell’impiego presso posti di servizio a carattere operativo.

Cattiva Gestione del Personale Ruolo degli Ispettori (8 unità) e dei Sovrintendenti (2 unità). Attualmente in una struttura penitenziaria quale quella di Melfi, con una carenza di Personale “cronica” e comunque assolutamente palese nel ruolo degli Agenti/Assistenti (anche se non in base all’attuale decreto ministeriale sugli organici del 2017) rispetto al numero di Ispettori e di Sovrintendenti in forza, la Sorveglianza Generale nei turni serali e notturni è svolta esclusivamente a carico degli Assistenti Capo Coordinatori, laddove ed invece nelle ore diurne risulta esservi sovrabbondanza di Ispettori e Sovrintendenti che effettuano addirittura turno 8-15 o 8-16.

Violazione dello Statuto e delle circolari esplicative dell’EAP riguardo allo Gestore dello Spaccio. Risulta a questa O.S. che l’attuale Gestore dello Spaccio presso la Casa Circondariale di Melfi, in evidente “contraddizione” con tale incarico, oltre ad avere effettuato fino ad alcuni mesi fa, servizio di missione per il Prap in qualità di istruttore di tiro x aggiornamento al Personale (quindi non presente in maniera continuativa in tale sede, ma retribuito per le prestazioni straordinarie dalla Casa Circondariale di Melfi), attualmente effettua giornalmente un turno 8-16 nella una doppia veste di Gestore dello Spaccio e di Vice Comandante, dove, a giustificazione di tale condizione impropria la locale Direzione comunicava verbalmente a questa O.S. che tale lavoro straordinario era motivato dal solo fatto che il Comandante di Reparto facente funzione. (Il Comandante effettivo è distaccato in altra sede) effettua il turno 8-15.12 e si rendeva quindi indispensabile la copertura della “funzione” fino alle ore 16,00 (sic!).

Nel merito sorge spontaneo domandarsi: come possano giustificarsi le prestazioni straordinarie dalle 14 alle 15.12? Come possa giustificarsi il pagamento dell’indennità di presenza quando qualche mese prima fa la stessa Direzione aveva disposto che al Gestore non spettasse tale presenza? Come possa giustificarsi il protrarsi del turno quando fino alle ore 16,00, quando sono in servizio numerosi Ispettori e Sovrintendenti?

E’ notizia da verificare che un Ispettore di Polizia Penitenziaria colà di stanza sia stato autorizzato ad usare il proprio telefono cellulare all’interno dell’Istituto per espletare il suo mandato politico (??)

Risulterebbe a questa O.S., ma basterebbe attingere l’informazione dai sistemi informatici in dotazione per la gestione del Personale (Gusweb-SGP) che la grande maggioranza di Poliziotti Penitenziari in servizio a Melfi, disponga ancora di notevole congedo residuo da smaltire di anni pregressi.

A corredo di tali palesi violazioni delle regole vigenti, si deve aggiungere anche per l’istituto di Melfi come per molteplici strutture penitenziarie sul territorio, la mancanza di vestiario ed il servizio mensa non adeguato, quasi a completare una situazione di abbandono in essere in cui il disagio dei locali addetti del Corpo è rafforzato da atteggiamenti poco consoni di alcuni superiori gerarchici rispetto ai subordinati.

Inoltre, risulterebbe anche che, vista l’abbondanza (si è sempre sotto organico a nostro parere) di Ispettori si sia comunque affidato un doppio incarico di responsabilità (Area Segretaria e Ufficio Comando) a un Ispettore, tra l’altro da pochi mesi arrivato a Melfi, che comunque, per motivi di lavoro legati anche a un sua attribuzione in seno al Dap, è molte volte assente e quindi lascia scoperto un tale incarico di responsabilità, inoltre, e naturalmente, detto Ispettore, espletando molte ore di servizio straordinario, va sempre a gravare sul monte ore dato in carico a Melfi, che a nostro modesto parere, dovrebbe, semmai, essere ripartito per retribuire le prestazioni rese dal personale che effettua servizio a turno o per altre comprovate esigenze di servizio, come recita l’Accordo Nazionale Quadro.

L’O.S.A.P.P. si rammenta esercita il proprio mandato sindacale a tutela del Personale di Polizia Penitenziaria, per una vivibilità lavorativa migliore, e per l’equità degli incarichi e dei carichi di lavoro così come sancito dalle leggi, dai regolamenti e degli accordi vigenti in materia, per cui si auspica che siano posti in essere i necessari ed urgenti interventi a correzione di uno stato di cose del tutto inaccettabile.

Leo Beneduci, segretario generale Osapp