Giornata della Memoria con gli Amici dell’Hospice San Carlo, per ricordare chi non c’è più

Domenica 10 novembre nell'Auditorium dell'ospedale

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È il luogo in cui trovi la forza ed il coraggio di non fuggire allo sguardo profondo di chi ti chiede aiuto, un piccolo sollievo che consente di non sprecare ogni attimo del tempo prezioso, superando gli ostacoli delle parole non dette, vincendo, anche solo per un istante, il peso della solitudine. È il luogo dove i rapporti e le relazioni sono fondati sull’ascolto che spesso è solo il saper capire il respiro. I racconti, le paure evidenti o sopite dentro ad ognuno. E poi è il luogo della speranza, della gioia dello stare insieme, della condivisione, della serenità che si coglie nella reciprocità. Questo è l’Hospice. Il luogo dove si offre la migliore qualità della vita possibile, attraverso le cure palliative e la bellezza delle relazioni.

Non preoccupiamoci di aggiungere più giorni alla vita… ma di dare più vita ai giorni…” È la celebre frase di  Cicely Saunders insita nell’animo dei volontari  dell’associazione Amici dell’Hospice San Carlo. 

Domenica 10 novembre, a partire dalle ore 16,00 presso l’Auditorium “Potito Petrone” dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, ricorre l’undicesimo anniversario della Giornata della Memoria, indescrivibile iniziativa organizzata dagli Amici dell’Hospice San Carlo, in collaborazione con l’associazione Amasil.

La Giornata della Memoria rappresenta uno scrigno dedicato all’incontro, al coinvolgimento, uno sguardo ai ricordi, alle emozioni vissute reciprocamente da tutti coloro che in questi anni si sono ritrovati a vivere profondi momenti che abbracciano le vere, pure relazioni umane, all’interno del reparto di cure palliative diretto professionalmente ed amorevolmente dal Dott. Marcello Ricciuti.

Lea Riviello Presidente dell’associazione Amici dell’Hospice San Carlo: Il ringraziamento va a tutti coloro che in questi anni abbiamo incontrato durante il nostro cammino. La quotidiana collaborazione con gli infermieri, gli operatori socio sanitari, la psicologa, i medici, rappresenta il vero effetto leva per il reparto. Una preziosa comunità d’intenti. In Hospice, la relazione d’aiuto, l’ascolto, o un semplice sguardo,  riescono a far emergere la parte più vera dell’animo umano, fortemente presente in ognuno di noi e che testimonia la continuità nell’essere esportatori di principi e sani valori, ponendo al centro l’uomo e la dignità della persona. Il senso di rinuncia, il dolore, il disorientamento possono essere vinti attraverso piccole emozioni che ti partono dal cuore”

Cosa spinge una persona a dedicare parte del suo tempo agli altri? Perché in Hospice? La risposta la dà  Giuseppe Lauria, storico volontario degli Amici dell’Hospice San Carlo: 

Le risposte possono essere molteplici. Ognuno di noi ha delle motivazioni intime e profonde, ma sicuramente tutti abbiamo in comune un tipo di atteggiamento decisamente controcorrente, rispetto ad una società dove anche i rapporti personali sono sottoposti al criterio di utilità. Oggi, come non mai, forse per davvero viviamo in una società liquida, dove l’apparire, il consumo a tutti i costi e l’individualismo sfrenato la fanno da padrone.

Il nostro vuole essere un appello alla speranza, al cambiamento rispetto al disorientamento odierno, ponendo attenzione ad un modello differente di società e di cura, mettendo al centro la presa in carico globale della persona, attraverso una visione olistica. L’associazione è il frutto di una comunità di uomini e donne  che hanno deciso di donarsi agli altri, a tutta l’unità sofferente, attraverso uno scambio, costruendo delle vere relazioni umane, ponendo la base fondamentale sulla reciprocità.”

La manifestazione inizierà con la Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo Salvatore Ligorio. 

Le testimonianze ed i video contribuiranno a far toccare nettamente con mano le gioie, le fughe nel passato, i ricordi, le attese, gli abbracci sinceri, i dolci sorrisi, frutto della potenza emozionale vissuta in Hospice, un reparto percepito come una casa che accoglie, il mantello che protegge il viandante infreddolito, così come ci insegna la leggenda di San Martino.

Gli Amici dell’Hospice rappresentano certamente un riferimento per la nostra comunità, un gruppo di persone che ha deciso di donarsi agli altri quotidianamente, presenti in reparto dal lunedì alla domenica, andando al di là del buonismo, del paternalismo, o dell’atteggiamento di sterline e facile compassione. 

Un ringraziamento particolare all’’Azienda Ospedaliera San Carlo, a tutti coloro che hanno collaborato, al Dirigente scolastico Angelo Mazzatura, ai docenti ed agli alunni dell’Ipsseoa “U.Di Pasca” di Potenza poiché anche quest’anno offriranno il loro validissimo supporto. 

La Giornata della Memoria terminerà con uno sguardo verso il cielo ed un pensiero rivolto alle persone care che non ci sono più, attraverso l’incantevole volo delle lanterne.

Associazione Amici dell’Hospice ospedale San Carlo di Potenza

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