Sanità in Basilicata. Il 118 è senza medici

Emergenza urgenza. I cittadini, forse non lo sanno, ma teoricamente qualcuno domani potrà decidere che la sperimentazione è fallita e quindi niente più 118. Paradossale vero?

Il 118 in Basilicata è un servizio sperimentale dal 2004. E dopo 15 anni, stanno ancora sperimentando. I cittadini, forse non lo sanno, ma teoricamente qualcuno domani potrà decidere che la sperimentazione è fallita e quindi niente più 118. Paradossale vero?

E’ noto agli addetti ai lavori che nell’area emergenza urgenza c’è una strutturale carenza di personale, medici soprattutto. Tutti i punti soccorso del territorio dell’azienda sanitaria di Potenza, per esempio, registrano una carenza da 1 a 4 camici bianchi. Per esempio a Viggiano c’è un solo medico anziché 5, come stabilisce la norma, a Senise idem, a Lauria 4 su 5, e così via in tutta la regione. Questo significa turni massacranti per i medici, quasi tutti a tempo determinato o precari, stressati fisicamente e psicologicamente. E I cittadini, pagano le conseguenze dei rischi che ne derivano.

Il fatto che il 118 sia ancora sperimentale non consentirebbe di usare gli avvisi per le zone carenti, per cui il reclutamento di nuovi medici e la stabilizzazione di quelli precari ormai da 15 anni diventa praticamente impossibile. Ogni 6 mesi andrebbe pubblicato l’avviso pubblico per l’assunzione di medici nelle aree appunto carenti. Macché.

Le conseguenze sono evidenti: ambulanze senza medico, punti di soccorso con personale sotto il limite normativo, e dirigenti del dipartimento emergenze urgenze che non hanno mai visto un’ambulanza in vita loro. Insomma, in sanità, si continua a fare l’uva dal vino.