Consorzio Asi Potenza e politica industriale, Braia: “A rischio 650 imprese e 14mila addetti”

"L’assenza di una soluzione definitiva porterebbe alla paralisi completa del comparto"

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La vicenda del Consorzio Asi Potenza va affrontata e risolta nel più breve tempo possibile. Le informazioni trasferite dal commissario Aniello Ertico in terza commissione, sono gravi. L’intervento della politica regionale, informata da mesi, non è più rinviabile, è a rischio il sistema Basilicata. Fuori dalla polemica politica, con spirito assolutamente costruttivo e massima responsabilità, si chiede un immediato intervento dell’Assessore Cupparo e del Presidente Bardi perché insieme alla definizione di una politica industriale per  il futuro di questa Regione, di cui ancora non vi è traccia,  si affronti nell’immediato un problema che, nel giro di poche settimane, potrebbe letteralmente far saltare il sistema Basilicata.” Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia (Avanti Basilicata/Italia Viva).

Legati alla funzionalità del Consorzio e ai servizi erogati a favore delle 650 imprese insediate nelle aree industriali della Provincia di Potenza, la questione interessa circa  14.000 addetti  (diretti e indiretti) ad esse collegate, oltre che riguardare direttamente importantissime aziende, tra le altre, in procinto di effettuare investimenti poderosi come FCA a Melfi e Ferrero a Balvano.

Abbiamo ascoltato dichiarazioni allarmate del commissario Ertico, in carica dall’Ottobre 2018 e rinnovato dalla Giunta Bardi nella sua funzione a Luglio 2019, che annuncia la condizione per cui già da fine febbraio 2020, l’ASI non potrà  far fronte al pagamento degli stipendi ai dipendenti e delle utilities – a partire dall’energia elettrica – oltre che dell’acqua industriale che fornisce alla FCA di Melfi, alla manutenzione degli impianti vari – compresi quelli della depurazione – e con debitoria varia pregressa. Nonostante la riduzione importante della stessa avvenuta da ottobre 2018 ad oggi di circa 20 milioni di euro di cui 12 diventati nel tempo al creditore inesigibili.  L’assenza di una soluzione definitiva porterebbe alla paralisi completa del comparto industriale di Potenza con ripercussioni inimmaginabili.

Di qui la richiesta, da me formulata, di una immediata audizione in terza commissione presieduta dal presidente Quarto, dell’Assessore Cupparo e del Presidente Bardi. Dobbiamo avere contezza di quali siano le decisioni politiche che intende mettere in campo, alla luce delle due sentenze intervenute. Entrambi sono sfavorevoli: una del TAR del 02/07/2019 a favore del ricorrente Sistemi Sospensioni Spa, sulla definizione e applicazione delle nuove tariffe per acqua uso industriale, la seconda della Corte Costituzionale del 17 maggio scorso (la Regione non si è ancora costituita in giudizio – ha detto Ertico), circa l’assegnazione di contributi straordinari assegnati dalla Regione Basilicata stessa al Consorzio ASI, con legge 2/2019 per il triennio 2019/2021 per 9,6 milioni di euro  complessivi, giudicati incostituzionali in quanto considerati “Aiuti di Stato”.

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