Festival Duni: Noa chiude la ventesima edizione

La cantante israeliana torna a Matera con il progetto discografico Letters to Bach

Il Festival Duni chiude la ventesima edizione con un appuntamento speciale per Matera Capitale Culturale Europea 2019 che vede ospite la star internazionale Noa: la cantante israeliana torna nella città lucana domenica 15 dicembre alle 20.30 al Teatro Comunale “Gerardo Guerreri” con il progetto crossover Letters to Bach.

Cresciuta tra Yemen, Israele e Stati Uniti, Achinoam Nini in arte Noa, è una cantautrice, poetessa, compositrice, percussionista e attivista. Insieme al suo storico collaboratore musicale Gil Dor, Noa ha pubblicato 15 album e si è esibita nei luoghi più importanti e prestigiosi del mondo come la Carnegie Hall e la Casa Bianca, oltre ad aver cantato per tre papi.

Il progetto discografico Letters to Bach – prodotto dal leggendario Quincy Jones – riprende dodici brani strumentali di Johann Sebastian Bach. I versi, scritti da Noa in inglese e in ebraico, sono lettere idealmente destinate al compositore tedesco il cui contenuto è ispirato a temi che spaziano dalla sfera personale a una più universale.

Sempre domenica 15, ma alle ore 11, Noa incontrerà gli studenti del Conservatorio Duni di Matera nella Sala Rota del Palazzo Bronzini di Piazza Sedile per presentare Letters to Bach e per raccontare il suo impegno sociale e politico a favore delle donne e del dialogo tra ebrei israeliani e palestinesi. Il Conservatorio di Matera offrirà a Noa l’ultimo progetto del Duni Jazz Choir, nato all’interno della classi di Canto Jazz del Conservatorio materano, coordinati dal loro docente Mario Rosini che eseguiranno la rivisitazione jazz della canzone di Bruno Martino “E la chiamano estate”.