Sin Valbasento, Rosa: restituire alla collettività le aree dismesse

L’assessore all'Ambiente a Salandra, Ferrandina e Pisticci, per verificare lo stato dell’arte dei progetti e accelerare gli interventi previsti dall’Accordo di programma quadro

Vogliamo restituire alla nostra collettività le aree industriali dismesse dopo aver portato a termine le opere di bonifica e di messa in sicurezza”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, al termine dei sopralluoghi nelle aree del Sito di interesse nazionale (Sin) Valbasento. L’esponente della giunta Bardi ha tenuto tre incontri, a Salandra, a Ferrandina e a Pisticci, ai quali hanno preso parte i rappresentanti della Provincia di Matera, i sindaci dei Comuni interessati, i referenti del Consorzio industriale di Matera, i rappresentanti dell’Arpab e i responsabili dei procedimenti di bonifica, con l’intento di verificare lo stato dell’arte dei progetti e accelerare, rispettando uno stretto cronoprogramma, gli interventi previsti dall’Accordo di programma quadro sottoscritto per i Sin lucani nel 2013.

L’attenzione del governo Bardi all’ambiente è altissima. Lo dimostra – ha aggiunto Rosa – il fatto che intendiamo riaccendere i riflettori sulla questione dei Siti d’interesse nazionale, abbandonati da anni. Ci sono procedure in ritardo o bloccate dalla burocrazia. Proviamo a svoltare anche su questo. Quando eravamo all’opposizione abbiamo spesso segnalato questi problemi. Oggi abbiamo il potere di incidere concretamente su tali questioni, di sollecitare gli uffici e di ottenere risultati in termini di controlli. Vogliamo trasformare in fatti e in azioni concrete. Non è possibile che a distanza di tanti anni esistano ancora situazioni di questo tipo. Abbiamo perso risorse a causa di lentezze burocratiche, ma ora stiamo stipulando un nuovo accordo quadro per recuperare quei fondi: vogliamo spenderli per l’ecologia”.

Riferendosi alle opere previste, Rosa ha riferito che “la procedura riguardante la bonifica della Materit è ancora ferma al Ministero”, “Avevamo sollecitato ottenendo un incontro per il 13 novembre scorso. Quell’appuntamento – ha detto ancora – è purtroppo saltato per alcuni problemi da parte della ditta affidataria. Le criticità sono state superate e quindi abbiamo richiesto nuovamente un incontro tecnico, che si terrà prima di Natale, per poter validare il progetto e successivamente partire con i lavori. Spero che l’anno nuovo ci porti notizie positive per il sito della Materit”.

Per quel che riguarda, invece, l’area di Pisticci, “alcuni progetti stanno andando avanti, altri si sono arenati, altri ancora sono in uno stato avanzato. Ci sono situazioni variegate e diverse. È importante a questo punto capire dove sono gli ostacoli per riattivare i processi. L’iniziativa di oggi per fare il punto della situazione serve proprio a questo”.

Sin Valbasento, gli interventi. Sono dieci gli interventi previsti dall’Accordo di programma quadro (Apq) “rafforzato”, firmato il 19 giugno 2013, per i due Siti lucani di interesse nazionale (Sin) Tito e Valbasento.

Per la bonifica dell’area industriale della Valbasento sono disponibili oltre 23 milioni di euro su un totale di circa 47 milioni di euro.

Dei sei interventi del Sin Valbasento, solo per il completamento dell’esecuzione della caratterizzazione della pista Mattei il bando di gara è stato aggiudicato in via definitiva. Per gli altri sono ancora in corso le procedure, rallentate dalla necessità di ulteriori indagini e rilievi.

Particolarmente complesso, perché esteso ad aree ricadenti in tre comuni, Pisticci, Salandra e Ferrandina, il completamento della messa in sicurezza e bonifica delle acque di falda delle sole aree di competenza pubblica. A seguire, la bonifica dei suoli delle aree pubbliche nonché di quelle agricole colpite da inquinamento indotto, il completamento della caratterizzazione e della progettazione della bonifica delle acque superficiali e dei sedimenti del fiume Basento, la realizzazione degli interventi di Mise e la bonifica delle acque superficiali e dei sedimenti dell’asta fluviale del fiume Basento, e, infine, la progettazione e la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del sito ex Materit.