Il Comune di Venosa chieda di entrare nel costituendo Parco del Vulture

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Come si potrebbe definire la decisione del Comune di Venosa di rinunciare alla possibilità di entrare a far parte del costituendo Parco del Vulture? Volendo usare un eufemismo: non lungimirante. Una scelta, quella della maggioranza che governa la Città di Orazio, assolutamente in linea con l’agire di un ceto partitocratico sempre meno attento alle esigenze di tutela del territorio e sempre più sensibile al richiamo delle sirene di lobby che vedono la terra di Basilicata come una grassa mucca da mungere. Entrare a far parte di un’area protetta avrebbe consentito e consentirebbe al Comune di Venosa, il cui territorio è tra l’altro interessato dall’istanza di ricerca idrocarburi “Palazzo San Gervasio”, di respingere con strumenti adeguati assalti speculativi di varia natura. L’inserimento di una parte del territorio della Città oraziana nel costituendo Parco del Vulture, va visto come un’opportunità e non come un intralcio. Opportunità di crescita sociale ed economica, oltre che efficace strumento di tutela paesaggistica e territoriale. Auspichiamo, pertanto, che l’amministrazione comunale, a cominciare dal sindaco Tommaso Gammone, ritorni sui suoi passi. Sarebbe di certo una scelta fatta nell’interesse dell’intera comunità venosina e che asseconderebbe davvero il tanto declamato, e poco praticato, agire per il “Bene comune”.  

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