Lavoratori socialmente util: Cgil, Cisl e Uil contro la Regione

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    “La presidenza della giunta regionale preferisce scegliersi gli interlocutori per avere l’assenso sulle discutibili decisioni che si stanno assumendo in materia di Lsu”. È quanto dichiarano le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil. “L’annuncio fatto da una sigla sindacale autonoma e non dalla Regione, come vorrebbe una corretta prassi istituzionale, circa ipotetiche misure di stabilizzazione per un numero molto ridotto di Lsu, ribadisce ancora una volta un atteggiamento non corretto del governo regionale che dimostra così di non tollerare le osservazioni che Cgil Cisl Uil avevano sollevato ad una prima e sommaria comunicazione. Fermo restando che misure di questa importanza andrebbero trattate con la formale convocazione delle parti sociali e non con telegrafiche informazioni telefoniche, nel caso specifico abbiamo subito sollevato la parzialità e l’iniquità della scelta che coinvolge pochi lavoratori, meno di 20, della platea dei 106 Lsu attualmente pagati dal fondo ministeriale, escludendo tutti coloro che invece, nonostante siano Lsu con pari diritti degli altri, sono a carico del bilancio regionale. L’ipotesi del governo di procedere alla stabilizzazione nasce da un rilievo della Corte dei Conti circa il perpetuarsi immotivato di un regime di precariato funzionale agli enti utilizzatori solo per compensare le carenze di organico nell’impossibilità ma anche per la scarsa convenienza di effettuare assunzioni a compensazione dei pensionamenti del personale. Tale misura esclude la maggioranza degli attuali Lsu che sono a carico del bilancio regionale per i quali non vi sarebbe alcuna corsia preferenziale per la stabilizzazione, con una scelta ingiusta e inutilmente discriminatoria che divide lavoratori resi uguali dalla norma ma divisi dalla fonte del loro compenso. Da qui la bocciatura di Cgil Cisl Uil che hanno chiesto che la possibilità di stabilizzazione sia estesa all’intera platea e non solo di una parte solo perché beneficiari di risorse statali. Tutti siano messi nella possibilità di essere stabilizzati perché secondo Cgil Cisl Uil questo è un diritto maturato da tutti gli Lsu e non solo da alcuni sindacati autonomi con la complicità del governo regionale”.

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