Primo incontro del “Movimento dei Forconi” a Policoro. foto

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Stamane in piazza Eraclea a Policoro il ‘Movimento dei Forconi della Basilicata” e i “Forconi Lucani” si sono incontrati e conosciuti.

I gruppi che sono espressione dei movimenti di contadini, agricoltori e pastori, hanno incontrato insieme ad altre categorie, settori sociali e movimenti, i liberi cittadini discutendo quelle che sono le problematiche lucane che nell’ambito di questa crisi mondiale risultano notevolmente accentuate.

L’intervento di ognuno dei rappresentanti presenti ha permesso evidenziato le problematiche relative alla liberalizzazione delle trivelle in mare, alla contaminazione delle acque, alla crisi dell’agricoltura, il caro-benzina, al precariato, alla disoccupazione, ecc.

Come nasce il movimento. Il movimento dei forconi è espressione del movimento contadino ed è nato e promosso dal movimento dei pastori sardi due anni fa. Si è poi esteso in Sicilia ad opera di agricoltori e pastori siciliani. Su questa loro iniziativa si è costruita l’alleanza con altri settori della società visto che la lotta per la terra e per il diritto a produrre è una battaglia per la dignità ed il rispetto di tutto il territorio, di chi lavora e di chi il lavoro non ce l’ha. Oggi grazie all’impegno dei contadini siciliani il movimento si è esteso; Peppe e Mariano sono i due portavoce per la parte  siciliana e sono un agricoltore e un pastore. La loro lotta prodotta in questi anni tende a difendere la terra insieme a quanti con loro vogliono condividerne le ragioni e gli obiettivi. Su questa iniziativa si è costruita nel tempo l’alleanza con altri settori della società divenendo mobilitazione popolare e coinvolgendo tutte le altre realtà siciliane dei produttori, dei giovani e dei lavoratori. Il movimento si caratterizza per l’autonomia politica e sociale.

Nell’incontro di stamane non c’erano, infatti bandiere di categoria ma realtà, pezzi organizzati di vertenze in corso e liberi cittadini con l’obiettivo di difendere il territorio e le aziende perchè “senza il territorio siamo morti“.

L’obiettivo del movimento lucano è quello di fare in Basilicata un’esperienza analoga a quella prodotta in altre regioni, capeggiata dagli agricoltori, che dovrà rappresentare una “risposta pacifica e determinata all’interno di questa crisi, offrendo al nostro popolo la possibilità di scendere in campo da protagonista per chiedere rispetto, dignità, lavoro e che le risorse delle nostre terre siano tutelate ed al servizio di tutti e non solo di speculatori e affaristi finanziari e politici.

Nelle prossime ore sarà prodotta e diffusa su internet una bozza del programma dove tutti potranno aggiungere e proporre idee e progetti cercando di creare dei gruppi di lavoro dove ognuno si occuperà di una problematica cercando alternative valide.
 
Il prossimo appuntamento è a Matera in Piazza Vittorio Veneto alle ore 17:00.

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